MOGLIANO – I carabinieri della Compagnia di Macerata hanno individuato e arrestato il piromane che avrebbe causato tre incendi a Mogliano negli ultimi giorni del mese scorso. Si tratta di un 30enne indagato anche per altri roghi avvenuti a Monte San Giusto.
A Mogliano il primo incendio risale alla sera del 27 luglio quando i carabinieri della locale Stazione erano intervenuti in contrada Casale, lungo la strada provinciale 61 “Loro-Macina” per un incendio che, sviluppatosi dalle sterpaglie sul ciglio della strada, si erano propagate all’intera scarpata che fiancheggia la provinciale, interessando un’area più o meno vasta con piante di medio fusto. Quel giorno gli stessi carabinieri, con l’estintore che avevano nell’auto di servizio, avevano cercato, in attesa dell’intervento dei vigili del fuoco, di contenere le fiamme.
La sera successiva (28 luglio) due incendi si erano sviluppati su due differenti appezzamenti di terreno sovrastanti la strada provinciale 61 in contrada Giardino e contrada San Pietro, coltivati ad ulivi, interessando un’area di circa 300 metri quadrati. Provvidenziale e risolutivo in quel caso fu l’intervento dei vigili del fuoco che riuscirono a domare le fiamme prima che potessero estendersi ulteriormente. Nella circostanza, per evitare pericoli al traffico stradale, durante le operazioni di spegnimento del rogo era stata temporaneamente sospesa la circolazione lungo la strada provinciale.
Sin da subito era stato evidente che la causa degli incendi non poteva essere né l’autocombustione né la cicca di sigaretta lanciata imprudentemente da qualche automobilista di passaggio. Nel corso delle ore, infatti, aveva preso sempre più piede l’ipotesi, poi confermata dalle indagini svolte dai carabinieri di Mogliano, che ad agire fosse stata la stessa persona. Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza ed a una serie di riscontri investigativi, i militari sono riusciti a identificare un sospettato: un 30enne già noto alle forze dell’ordine per fatti analoghi e indagato anche per la serie di incendi appiccati a Monte San Giusto.
Sulla base degli elementi investigativi raccolti dai carabinieri di Mogliano e condivisi dall’autorità giudiziaria, il gip su richiesta del pm ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Macerata, guidata dal tenente colonnello Giorgio Picchiotti, ieri pomeriggio (3 agosto). F.Q. dovrà rispondere del reato di incendio boschivo. Il 30enne, che ha sempre agito da solo senza un particolare scopo, è ora ai domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia. È difeso dall’avvocato Michele Vissani.