Macerata

Incendio al Night Club di Corridonia, individuato il presunto autore

Si tratta di un 40enne di Urbisaglia, cliente del locale. In passato l'uomo sarebbe stato allontanato perché ubriaco e per i carabinieri questo sarebbe il movente. Sono tre gli episodi contestati

CORRIDONIA – Avrebbe agito per vendetta dopo essere stato allontanato dal locale in quanto, ubriaco, pretendeva che gli venissero serviti ancora alcolici, l’uomo che in tre occasioni ha appiccato un incendio al night club Hollywood di Corridonia. È quanto ricostruito dai carabinieri della locale Stazione che martedì pomeriggio 30 gennaio hanno eseguito nei confronti di un 40enne di Urbisaglia la misura emessa dal gip del Tribunale di Macerata. Nei confronti dell’uomo è stato disposto l’obbligo di dimora con divieto di allontanarsi dall’abitazione dalle 19.30 alle 6.30 e l’obbligo di firma quotidiana alla Stazione carabinieri del comune di residenza.

L’indagine dei militari di Corridonia era scattata dopo l’incendio che la sera del 26 dicembre scorso aveva interessato il night club Hollywood. Quella sera i vigili del fuoco di Macerata erano intervenuti per spegnere le fiamme che avevano avvolto i pannelli in legno dell’insegna del locale notturno e danneggiato gli arredi da giardino con il rischio di propagarsi anche al locale. Sul posto non erano stati trovati inneschi né tracce di acceleranti ma il modo in cui si erano sviluppate le fiamme portava chiaramente a ritenere che la natura dell’incendio fosse dolosa. L’autore di quell’incendio, però, non si era fermato lì e a distanza di tempo si erano verificati altri due episodi. La notte del 4 e del 5 gennaio di quest’anno infatti erano state date alle fiamme le sterpaglie a ridosso del locale e se non fosse intervenuto immediatamente il titolare del night, l’incendio avrebbe potuto causare danni ben più gravi.

Secondo gli investigatori sarebbe stato il 40enne di Urbisaglia ad appiccare le fiamme in tutte e tre le occasioni. A lui sono arrivati dopo aver visionato diversi filmati registrati dalle numerose telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Attraverso le testimonianze raccolte, anche il movente del gesto è stato chiaro: una vendetta per essere stato costretto ad allontanarsi dal locale in quanto, già in stato di alterazione alcolica, pretendeva che gli venissero serviti ancora alcolici. Nel pomeriggio di martedì, dunque è stata eseguita la misura disposta dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura.