POTENZA PICENA – Falciato mentre andava a trovare un amico al camping Regina, automobilista patteggia la pena. Si è chiuso con un patteggiamento a un anno, pena sospesa, e sospensione della patente per tre mesi il procedimento per omicidio stradale a carico di un 38enne di Porto Potenza Picena. La sera del 3 agosto 2021 investì, uccidendolo sul colpo, Massimiliano Biagioli, anconetano di 43 anni. Questa mattina nell’udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Macerata Claudio Bonifazi e al pubblico ministero Rita Barbieri, l’imputato, tramite l’avvocato Giovanna Maria Buriani, ha formalizzato la propria posizione con un patteggiamento. In aula era presente anche la sorella della vittima, Marinella, che con il padre Leopoldo erano tutelati dall’avvocato Massimo Cesca. La compagna di Biagioli era invece tutelata dall’avvocato Maurizio Vallasciani.
Il drammatico investimento avvenne lungo la Statale 16, all’altezza del km 331, in prossimità dell’ingresso del Camping Regina. La sera del 3 agosto scorso Biagioli stava raggiungendo a piedi la struttura per andare a trovare un amico che vi si trovava in vacanza e camminava a bordo strada quando una Seat Ibiza che procedeva in direzione nord guidata da un 37enne di Porto Potenza Picena lo investì uccidendolo. Dagli accertamenti coordinati dal pubblico ministero Claudio Rastrelli era emerso che il 43enne era stato caricato sul cofano, aveva urtato con violenza contro il parabrezza dell’auto infrangendolo per poi essere sbalzato sull’asfalto riportando un gravissimo trauma cranico e toracico. Lesioni talmente gravi da ucciderlo sul colpo.
«Massimiliano ha lasciato in un dolore immenso il papà Leopoldo e la sorella Marinella – evidenzia il consulente legale Andrea Polverini dello Studio3A-Valore che ha seguito la questione risarcitoria (i parenti sono stati risarciti dalla compagnia assicuratrice) -. I congiunti di Massimiliano, però, si aspettavano anche un po’ di giustizia sul fronte penale che ora è arrivata, anche se ovviamente un anno di reclusione con pena sospesa per una vita stroncata è un epilogo non facile da accettare, così come le leggi italiane in materia. La sentenza consente comunque alla famiglia Biagioli, almeno, di chiudere definitivamente il doloroso capitolo giudiziario di una ferita che per il resto, purtroppo, non si rimarginerà mai».