CIVITANOVA – Partirà da Civitanova, presso l’Hotel e ristorante Cosmopolitan, il nuovo congresso provinciale della Lega. Un segnale forte in vista delle prossime elezioni amministrative nella città rivierasca.
Intanto si stanno ultimando i lavori per la realizzazione della nuova sede del partito in Viale Vittorio Veneto (davanti alla Biblioteca Comunale) , all’inaugurazione della quale sarà presente, come affermato dal coordinatore del partito in città Giorgio Pollastrelli, il leader del Carroccio Matteo Salvini.
Certamente prima dell’inaugurazione ci sarà invece il prossimo Congresso, fissato per il 15 di questo mese. Un incontro che si preannuncia infuocato visti alcuni malumori interni al partito e soprattutto la non ancora chiara definizione del perimetro dello stesso in città proprio in vista delle amministrative. Il tema più caldo è sicuramento quello dell’attuale assessore Giuseppe Cognigni, dopo che lo stesso, non presentandosi in Consiglio, non ha consentito il passaggio in giunta dell’istituzione di un’area camper, un provvedimento fortemente voluto proprio dalla Lega. A questo proposito dura era stata la reazione del commissario cittadino Giorgio Pollastrelli che aveva parlato di una «mancanza di rispetto che lascia l’amaro in bocca a tutti gli iscritti», preannunciando l’intenzione di «far presente la situazione al prossimo Congresso, dal momento che Cognigni manca da mesi dall’attività di partito e questa cosa va chiarita una volta per tutte».
Rimangono poi ancora da definire i confini della coalizione del centrodestra che si presenterà alle prossime amministrative. Pollastrelli, già nei giorni scorsi, aveva manifestato parole d’apertura nei confronti sia dell’ex assessore Maika Gabellieri che di Silvia Squadroni, che sembra però essere intenzionata a correre da sola con la sua lista Civica “SiAmo Civitanova”: «per me non ci sono preclusioni di sorta- ha detto il coordinatore – stimo entrambe, credo che abbiano problemi di tipo personale con Ciarapica e Troiani, ma credo che i loro programmi siano perfettamente sovrapponibili. Non si può fare politica da soli».