RECANATI – «La crisi aperta alla iGuzzini con l’annuncio di 103 licenziamenti rappresenta l’ennesima ferita al nostro territorio, a un sistema produttivo che, pezzo dopo pezzo, rischia di crollare sotto il peso di scelte industriali quantomeno discutibili. Come nel caso di Elica, ma anche come in quello di tantissime altre realtà imprenditoriali più piccole e lontane dai riflettori, i processi di ristrutturazione aziendale che si stanno mettendo in moto in vista della fine dell’emergenza sanitaria rischiano di generare una drammatica crisi sociale». La preoccupazione per la sorte dei 103 lavoratori della iGuzzini illuminazione per cui l’azienda ha aperto una procedura di licenziamento, è quella del gruppo regionale del (Pd) che chiede ai vertici dell’azienda (il gruppo da due anni è passato nelle mani della svedese Fagerhult) un cambio di visione, per non gravare troppo su un territorio già fortemente penalizzato dopo la pandemia.
«Le Marche non possono permettersi un simile scenario. Va da sé che nella difficile vertenza che ora si aprirà saremo a fianco dei lavoratori e delle loro organizzazioni sindacali per far sì che vengano tutelati i livelli occupazionali e per evitare che la regione scivoli in una nuova spirale di deindustrializzazione dalle conseguenze inimmaginabili – aggiunge il consigliere Romano Carancini -. Tuttavia vogliamo rivolgerci senza alcun pregiudizio anche all’azienda, un brand famoso in tutto il mondo, che tanto ha dato al nostro territorio in termini di benessere e prestigio, ma che, ora più che mai – si ricordi – molto, molto di più ha ricevuto grazie a intere generazioni di lavoratori che hanno orgogliosamente contribuito a fare de iGuzzini un’autentica eccellenza. Al management attuale chiediamo non solo di non calpestare questa gloriosa storia, ma soprattutto di dimostrare con i fatti il rispetto per la dignità e il futuro di chi ha aiutato a scriverla. Per una volta si faccia uno sforzo di visione, si faccia prevalere la capacità di ascolto ed esplorazione per trovare soluzioni più adeguate alla troppo facile modalità di scaricare sui lavoratori e le loro famiglie le difficoltà, peraltro nel caso de iGuzzini del tutto temporanee».
Ora, in attesa del nuovo incontro con i vertici aziendali fissato per il 7 ottobre, martedì prossimo (5 ottobre) i sindacati terranno un’assemblea con i lavoratori.