Macerata

Lorenzo Baldini, da “Tradita” al suo terzo libro. «Oltre alla recitazione c’è la scrittura ed il doppiaggio»

Baldini è un attore, doppiatore e scrittore originario di Matelica: «Nel 2025 ho intenzione di girare due film scritti da me e non solo...»

Lorenzo Baldini - primo piano
Lorenzo Baldini - primo piano

Lorenzo Baldini, attore, doppiatore e scrittore originario di Matelica, ha una parte in “Tradita”, un film dal cast stellare girato nelle Marche ed in uscita nelle sale nel 2025. Una passione per il cinema nata a soli 8 anni e mossa dalla sua grande voglia di mettersi in gioco. Baldini ha iniziato a fare teatro in una compagnia locale, il Ruvido Teatro, proprio lì ha mosso i primi passi su un palcoscenico. Poi ha partecipato ad un evento che vedeva le scuole di tutta Italia protagoniste sul palco del teatro Piermarini di Matelica. Lì Lorenzo Baldini ha capito che voleva fare l’attore di mestiere.

“Tradita” è un film con protagonisti Giancarlo Giannini e Manuela Arcuri, può raccontarci come andò il provino? E la chiamata…

«Dopo aver fatto un provino c’è stata poi una chiamata grazie al suggerimento fatto da un mio amico attore che era anch’esso nel film. Esperienza straordinaria perché stare accanto ad un grande attore come Giannini è un sogno realizzato. Certo ciò che ho fatto è una piccola esperienza, ma dal grande bagaglio personale».

Lorenzo Baldini con Giancarlo Giannini
Lorenzo Baldini con Giancarlo Giannini

Grazie al Maestro Violini ha scoperto il doppiaggio, perché l’appassiona così tanto questo mondo?

«Sì Luca Violini è stato il mio maestro grazie al quale ho scoperto l’uso della voce nel doppiaggio. I suoi corsi sono stati fondamentali per accedere e capire cosa significa il doppiaggio, la fonetica, la dizione. Ogni sfumatura nel doppiaggio è importantissima, soprattutto per chi come me è agli inizi di tutto. Mi appassiona perché la voce è la nostra timbrica ed inoltre la nostra presenza concreta di ciò che abbiamo dentro. Se ci pensiamo la voce è lo strumento con cui la nostra anima comunica. Perché non amarla? Ecco questo è ciò che la voce ci regala. Di conseguenza a questo pensiero la voce, se usata, ha delle sfumature incredibili e saperla usare è pura arte».

Non solo attore e doppiatore, nella sua vita c’è anche la scrittura. Può parlarcene?

«Confermo che oltre alla recitazione c’è la scrittura. Amo scrivere da quando sono piccolo. Crescendo ho imparato a definire i miei pensieri nelle parole, sia tramite poesia che scrittura libera. Oggi sono all’attivo con due libri, entrambi usciti, ed in attesa del completamento del terzo che sto preparando. Il titolo ancora è una scoperta per me perché al termine dello stesso poi sarà proprio il libro a rivelarmelo».

Quali progetti ha in cantiere per questo 2025?

«Nel 2025 ho intenzione di girare due film scritti da me e perché no qualche altro cortometraggio in cantiere, ma da non svelare per scaramanzia, ed ovviamente il terzo libro».

Un sogno nel cassetto…

«Un sogno nel cassetto? Diventare un doppiatore a tutti gli effetti ed anche un attore..»