MACERATA – Era andata in stazione per prendere il treno e raggiungere il fidanzato, ma prima che salisse sul convoglio un uomo l’avrebbe violentata. È quanto denunciato da una 43enne che vive in provincia. L’abuso sarebbe avvenuto una mattina di due anni fa.
Era il 25 aprile quando la donna raggiunse la stazione ferroviaria di Macerata, in base a quanto successivamente riferito all’autorità giudiziaria in querela avrebbe conosciuto un uomo più o meno coetaneo con cui aveva scambiato poche parole, l’uomo l’avrebbe poi indotta a seguirlo in un ufficio attiguo alla stazione dove lui lavorava e lì l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale.
La 43enne, che da anni era in cura per problemi di natura psichiatrica, avrebbe fatto presente all’uomo che assumeva farmaci che le causavano pesanti effetti collaterali rendendola incapace di reagire a eventi stressanti, ma non sarebbe bastato a farlo desistere. Lei, bloccata dalla paura, non ebbe la forza di opporre resistenza, solo alla fine riuscì a divincolarsi e ad allontanarsi. Raggiunto il fidanzato a lui avrebbe riferito quanto le era accaduto poco prima a Macerata e insieme sarebbero andati a denunciare i fatti.
All’autorità giudiziaria la donna aveva riferito particolari sul passato difficile vissuto, costellato da violenze sia fisiche sia psicologiche e quell’ennesima violenza le avrebbe dato la forza di denunciare. Dopo la querela la procura di Macerata avviò una mirata attività investigativa per individuare l’autore della presunta violenza sessuale e al termine degli accertamenti gli inquirenti sono arrivati a un 42enne originario di fuori regione.
Oggi era fissata l’udienza preliminare dinanzi al gup del Tribunale di Macerata Giovanni Maria Manzoni e al pubblico ministero Rita Barbieri, ma l’udienza è stata rinviata a giugno. L’imputato è difeso dall’avvocato Rossella Gasbarri, mentre la donna è tutelata dall’avvocato Mauro Chiariotti.