MACERATA – Con una bottiglia avevano colpito un 44enne alla testa per poi portargli via un tablet e circa 90 euro che aveva nel portafoglio, oggi un 26enne e un 24enne, entrambi di Appignano, sono stati condannati a due anni e nove mesi di reclusione, inoltre dovranno risarcire la vittima con 2.500 euro. Lo hanno deciso i giudici del Tribunale di Macerata in composizione collegiale (presidente Andrea Belli), il pubblico ministero Claudio Rastrelli aveva invece chiesto una pena più severa: sei anni e tre mesi.
L’aggressione risale al 21 giugno del 2018 quando i due imputati si erano presentati a casa della vittima, un 44enne di Macerata conoscente del 26enne, avevano bussato alla porta e quando l’uomo aveva aperto, lo avevano colpito alla testa con una bottiglia facendolo cadere a terra. A quel punto i due erano entrati, avevano preso il tablet e circa 90 euro che erano nel portafoglio, ed erano andati via. Il giorno dopo il 44enne era andato al pronto soccorso e lì gli era stato refertato un trauma cranico con una piccola ferita. La vicenda finì quindi all’attenzione dell’autorità giudiziaria e al termine delle indagini la Procura individuò nei due appignanesi gli autori dell’aggressione contestando loro i reati di rapina aggravata e lesioni.
Oggi la discussione e la sentenza: i giudici, concedendo le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti e rilevando un danno patrimoniale di speciale tenuità, hanno condannato i due imputati a due anni e nove mesi di reclusione e a pagare 2.500 euro di risarcimento alla vittima, parte civile con l’avvocato Jacopo Allegri. Gli imputati erano invece difesi dai legali Renzo Merlini, sostituito dalla collega Cristina Tognetti, e Gianfranco Borgani.