MACERATA – Due atenei in crescita che confermano la loro spinta attrattiva sul territorio e che sempre più sono motore di ripartenza del territorio. Da una parte Camerino che conferma il primo posto tra i piccoli atenei italiani, secondo la classifica Censis, dall’altra Macerata che anche quest’anno ha superato la quota dei 10mila iscritti e ha aperto a gonfie vele le prenotazioni per il prossimo anno accademico.
«Per quanto riguarda la graduatoria generale Censis degli atenei – spiega il rettore Francesco Adornato – l’Università di Macerata, pur avendo superato quota 10mila iscritti per l’anno accademico 2020/21, si colloca comunque tra i piccoli atenei a causa della tempistica di rilevazione dei dati, ottenendo comunque un ottimo secondo piazzamento. In particolare, l’ateneo maceratese cresce nel settore dell’internazionalizzazione, a testimonianza della crescente mobilità degli studenti e di un’offerta formativa ricca con lauree impartite in lingua inglese o con percorsi formativi in collaborazione con atenei esteri. E, nonostante l’emergenza da Covid 19, per l’anno accademico 2021/22 sono raddoppiate le domande di ammissione da parte degli studenti extra Ue. Questo risultato – conclude il rettore -, scaturito alla vigilia dell’inaugurazione di Villa Lauri, piattaforma di studio e ricerca tra Italia e Cina, ci conforta nelle scelte attuate per rendere l’Università di Macerata una realtà sempre più aperto al mondo e alle dinamiche globali. Per ragioni di sintesi e di confrontabilità, le graduatorie non riescono a cogliere le molteplici dimensioni di una realtà complessa come un ateneo, ma sono certamente utili per avere un quadro di riferimento e non perdere di vista la strada ancora da percorrere per migliorarci ulteriormente».
Sempre guardando alla classifica Censis, l’ateneo maceratese si colloca nella top ten italiana con il corso in Scienze della formazione primaria tra le lauree a ciclo unico, il corso in Scienze dell’educazione e della formazione tra le laurea triennali nel campo dell’insegnamento e un prestigioso secondo posto su quasi trenta corsi analoghi per i corsi magistrali in Scienze politiche e in Scienze della comunicazione che ottengono il punteggio di 101,5. Si piazzano nelle parti alte delle graduatorie anche i corsi offerti da Unimc in campo giuridico, umanistico con i corsi in lettere, filosofia, storia e beni culturali, nonché nel campo linguistico.
Pronta a far partire sempre nuovi corsi, l’Università di Camerino che non si adagia sui risultati ottenuti, ma li usa come stimoli per vincere ulteriori sfide. «Siamo primi da 18 anni nella classifica Censis sui piccoli atenei e questo è un risultato che ci gratifica – commenta il rettore Claudio Pettinari -. Un risultato ottenuto grazie a un lavoro importante in diverse aree, a partire da quelle della comunicazione e dei servizi digitali. La comunicazione è stata fondamentale nel tenere vicini i nostri studenti, colloquiare con loro, tanto che abbiamo ottenuto un punteggio molto alto sul sistema dell’internazionalizzazione. Anche la qualità delle nostre strutture è stata molto apprezzata».
«Tutti questi risultati si ottengono con una comunità coesa, che condivide gli obiettivi e cerca di dare il massimo ogni mattina – aggiunge il rettore -, con grande spirito di abnegazione, senza mai dire di no alle proposte che arrivano dal rettore e della governance. Una delle caratteristiche che più qualifica il nostro ateneo credo sia il grande senso di appartenenza. Noi puntiamo al benessere dei nostri studenti, al fatto che si sentano protagonisti della loro formazione. Progettiamo sempre nuovi corsi e ci impegniamo a guardare i nostri ragazzi negli occhi credendo fortemente nelle lezioni in presenza. A breve partiremo anche con l’Unicam student center per accompagnare i nostri studenti ancora di più nel loro percorso di studi con attività trasversali».
Tra i nuovi corsi pronti a partire dal prossimo anno accademico c’è quello in “Tecnico del benessere animale e delle produzioni”, che si propone di formare, attraverso due differenti curricula, Assistente alla professione medico-veterinaria e Allevamento e produzioni animali, una figura professionale da un lato orientata principalmente verso il benessere e il management degli animali da compagnia anche non convenzionali e selvatici, e alle attività correlate alla loro gestione e al loro eventuale impiego (Pet Therapy, attività assistite con gli animali), nonché dall’altro rispondente alle esigenze attuali, riguardanti le attività nel comparto delle produzioni animali che abbracciano tutta la filiera produttiva dal miglioramento delle tecniche di allevamento, alla qualità dell’alimentazione animale e dei prodotti di origine animale, al controllo dei processi di trasformazione e conservazione dei prodotti alimentari.