MACERATA – E’ stato l’assessore allo Sport, Riccardo Sacchi, a ritirare questa mattina, durante una cerimonia che si è tenuta alla Reggia di Venaria, la bandiera di “Città Europea dello sport” che ora verrà affissa in città per celebrare questo 2022 all’insegna della pratica sportiva.
«Portare Macerata alla cerimonia annuale degli Aces Europe Awards nella magnifica cornice della Reggia di Venaria Reale rende merito alla ricca e prestigiosa storia sportiva e associativa della nostra città – commenta l’assessore Sacchi -. Ancor più dinanzi alla prestigiosa rappresentanza Aces Europe, con il presidente Lupattelli, ai sindaci di tutta Italia e d’Europa, al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, a numerosi parlamentari italiani e europei. Lo sport si conferma un asset strategico, comunicativo, economico della nostra città e del nostro territorio, sempre con al centro l’inclusione, l’educazione e la solidarietà sociale. Uno ‘Sport per tutti’, senza distinzione di età, di capacità fisiche ed economiche. Anche e soprattutto questo è ‘Macerata Città Europea dello Sport 2022’».
Il prestigioso riconoscimento di “Città Europea della sport” era stato ufficializzato lo scorso anno, dopo che la commissione giudicatrice aveva apprezzato una candidatura che, come espresso chiaramente dal claim “Will be sport”, si è orientata al futuro, con l’intento di trasformare la città in una palestra a cielo aperto, promuovendo uno stile di vita rivolto al benessere del corpo e della mente. Punti cardine e di forza della proposta maceratese sono la varietà di attività sportive praticate, il numero cospicuo di tesserati, di società e associazioni operanti nel mondo dello sport sul territorio comunale; la capacità di trasformare in atti concreti il motto “sport per tutti”, permettendo anche a ragazzi provenienti dalle famiglie meno abbienti di fare sport; la particolare attenzione rivolta al sociale; la visione dello sport come driver di sviluppo territoriale e di incoming turistico; il perfetto e riuscito connubio tra sport e cultura che a Macerata non sono mondi distanti e incomunicabili ma assolutamente complementari, come dimostrano le fruttuose esperienze dei tanti festival cittadini.