MACERATA – Oltre 400 firme per dire “no” alla nuova antenna che la Iliad ha chiesto di installare nel piazzale della stazione a Sforzacosta. Tanti i residenti che hanno aderito alla petizione lanciata da poco più di una settimana fa dall’ex consigliere comunale, Marco Menchi, per provare a fermare il progetto avanzato nel 2020. «La maggioranza dei cittadini che hanno firmato è impaurita degli effetti dell’inquinamento elettromagnetico, che un’antenna di 34 metri posizionata nel piazzale della stazione, a ridosso delle abitazioni e davanti alla facciata della chiesa, possa portare – spiega Menchi -. L’amministrazione comunale non ha fatto nulla per impedire che l’iter autorizzativo andasse avanti, non ha fatto appello alla correttezza urbanistica, ma ha semplicemente proceduto con il silenzio-assenso, stesso modo con cui ha proceduto l’Arpam. L’assessore Laviano e il sindaco Parcaroli devono venire a spiegarci perché se i due siti alternativi in cui installare l’antenna, menzionati nei giornali, non sono stati sufficienti a fare cambiare idea alla società, non ne sono stati cercati altri affinché il problema venisse risolto».
Le firme verranno consegnate nei prossimi giorni direttamente al sindaco e rimarcano la volontà dei cittadini di non volere il nuovo impianto, di cui si è cominciato a parlare a febbraio in consiglio comunale con una mozione della consigliera Ninfa Contigiani (Pd). «I cittadini di Sforzacosta sono stufi dei continui abusi da parte di ci amministra e di chi ci ha amministrato – incalza Menchi -, prima la discarica della Pieve, poi l’inceneritore che dopo anni di lotte è stato spento, senza considerare la puzza del compost che ogni sera e ogni mattina sentiamo e che alle volte non ci permette di respirare. Ora arriva l’antenna di 34 metri. Vogliamo ricordare a tutti la lotta contro la chiusura dell’ufficio postale di Sforzacosta, paventata nel maggio del 2012, e che il comitato spontaneo che si creo riuscì a bloccare, anche chiedendo al traffico la Statale 77. Se serve possiamo arrivare anche a questo. Ora siamo stati nuovamente lasciati soli e nemmeno la rappresentante locale in consiglio comunale ha detto nulla».