Macerata

Macerata, il commerciante egiziano arrestato si difende: «Non spaccio droga, era per me»

Il giudice ha convalidato l'arresto e disposto l'obbligo di firma. Il 35enne, che gestisce un negozio di frutta e verdura, era stato trovato dai finanzieri con circa un etto di hashish

MACERATA – «Da tre anni gestisco il negozio di frutta e verdura, non spaccio droga. L’hashish era per uso personale». Si è difeso così questa mattina 14 settembre davanti al giudice Francesca Preziosi il 35enne egiziano arrestato giovedì scorso dai finanzieri del Gruppo di Macerata guidato dal tenente colonnello Giuseppe Perrone. I militari avevano trovato nel negozio gestito dallo straniero in Borgo San Giuliano due dosi di stupefacente, una di hashish e una di cocaina, da lì avevano esteso i controlli anche ad una pertinenza del negozio dove il 35enne a volte si appoggiava trovando un panetto da circa un etto di hashish e l’uomo era stato arrestato.

L’avvocato Donatello Prete

Posto ai domiciliari, stamattina è comparso in Tribunale insieme al suo legale, l’avvocato Donatello Prete, per la convalida dell’arresto e il conseguente giudizio direttissimo. In aula il 35enne non si è sottoposto a interrogatorio ma ha deciso di rendere spontanee dichiarazioni.

Ha detto di non essere uno spacciatore, di gestire da tre anni il negozio di frutta e verdura e di vivere dei proventi di quell’attività. L’etto di hashish che i finanzieri gli hanno trovato grazie al fiuto del cane antidroga Hanima, invece, a suo dire sarebbe per uso personale. Il giudice ha convalidato l’arresto poi in merito alla misura da applicare ha accolto la richiesta del pm Cinzia Roio disponendo l’obbligo di firma due volte a settimana. Il difensore aveva invece chiesto che non venisse applicata alcuna misura. L’udienza per la prosecuzione della direttissima è stata poi fissata ad ottobre.

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