MACERATA – Dal primo dicembre è attivo il progetto Prins che consente la realizzazione di interventi di pronto intervento sociale a favore delle persone in condizioni di povertà o marginalità, finanziato con fondi europei e messi a disposizione dal Pon Inclusione.
Il progetto è stato presentato questa mattina, mercoledì 14 dicembre, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il sindaco Sandro Parcaroli, il vice sindaco Francesca D’Alessandro, il prefetto Flavio Ferdani, il questore Vicenzo Trombadore e il tenente colonnello dei Carabinieri Nicola Candido. Presenti anche il presidente e il direttore generale dell’Asp Ircr Giuliano Centioni e Francesco Prioglio e i rappresentanti di enti e associazioni impegnati nel sociale.
«Uno degli obiettivi principali dell’amministrazione è contrastare i fenomeni di povertà estrema e marginalità sociale e una delle chiavi per riuscire in questo è, indubbiamente, la rete che necessita di un lavoro sinergico, di costante collaborazione e di un sempre maggiore potenziamento – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. In questo caso, il progetto Prins permette di mettere in relazione l’IRCR, la Fondazione Vaticano II, i professionisti del settore e le istituzioni per garantire un servizio puntuale di ascolto, sostegno e supporto».
Il Comune di Macerata, in qualità di comune capofila del progetto, approvato con apposita delibera del Comitato del Sindaci di ATS 15, per assicurare gli interventi del pronto intervento sociale ha infatti stipulato una convenzione con APSP IRCR Macerata e con la fondazione Vaticano II.
In particolare la convenzione garantisce una reperibilità di una assistente sociale e di un OSS h 24 per 365 giorni all’anno.
«Il progetto Prins è la risposta concreta all’esigenza di un bisogno sempre più urgente e pressante – ha affermato la vice sindaca e assessora alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro –. Dopo la pandemia e con la crisi economica in atto, infatti, il disagio sta aumentando e il pronto intervento sociale ha l’obiettivo di tamponare l’emergenza affinché non si trasformi in disagio estremo. Per supportare le fragilità è quindi necessario una sinergia sempre più fattiva ed efficace tra istituzioni in un sistema integrato che vede al centro la persona umana in tutte le sue necessità, comprese quelle più emergenziali. Con il Prins si vuole quindi anche ridurre o tentare di ridurre lo stato di isolamento e fornire una rete di servizi e un’assistenza continua ed efficace affinché nessuno venga lasciato indietro».
«Voglio ricordare l’atteggiamento dialogante tra le istituzioni che si è costituito a Macerata – ha detto il prefetto Ferdani ricordando le iniziative portate avanti con il vice sindaco D’Alessandro sulle tematiche della violenza contro le donne e degli anziani, quest’ultima sia sotto l’aspetto repressivo che di contatto -. Il progetto di oggi costituisce un’applicazione concreta perché credo che in una società civile ci debba essere l’esigenza di creare, difronte a momenti di solitudine e di difficoltà, una risposta di speranza e di incoraggiamento riportando sempre la dignità delle persone al centro del nostro pensare. Al di là degli aspetti tecnici del progetto, l’importanza è il messaggio di attenzione che viene dalle istituzioni nei confronti di tutti ma in particolare di quelle persone che vivono momenti di difficoltà. È da lì che si misura la valenza di una società civile e Macerata, sotto questo punto di vista, esprime una vivacità e un’attenzione assolutamente degna di nota».
«Le forze dell’ordine nelle proprie attività quotidiane si imbattono in situazioni di disagio e hanno quindi la possibilità di raccogliere elementi di interesse da trasmettere poi gli organi preposti come possono essere i servizi di assistenza sociale – ha detto il questore Trombadore-. Per permettere il loro approfondimento tecnico non possiamo fare altre che segnalare e il progetto rappresenta un ulteriore strumento in questo senso. Istituzionalmente siamo sensibili riguardo questa materia e il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con la cabina di regia del Prefetto, è il massimo organo consultivo per poter condividere tematiche anche di questo genere».
«Può capitare nell’espletamento dei nostri servizi esterni – è intervenuto il tenente colonnello dei Carabinieri Nicola Candido – di incontrare delle situazioni in cui ci si rende conto che occorre fare di più per aiutare le persone che sono in condizioni di vulnerabilità e fragilità. Per cui questa iniziativa sicuramente aiuta perché rappresenta uno strumento che regolamenta meglio il nostro intervento avendo a disposizione riferimenti e un contatto telefonico attivo 24 ore si 24 e ci offre la possibilità di agire più tempestivamente per cercare di intervenire a favore di chi ha necessità».
L’unanimità di consensi nei confronti del progetto Prins è proseguita anche con gli interventi espressi dai rappresentati della sanità maceratese quali il direttore del Pronto soccorso Emanuele Rossi e il direttore del 118 Ermanno Zamponi.
La centrale operativa di Prins, con un numero dedicato, è costituita da un’équipe integrata formata dalle assistenti sociali degli UPS (Uffici di promozione sociale) dei nove Comuni dell’ATS 15 e dalle assistenti sociali dell’APSP IRCR Macerata che svolgeranno azioni urgenti per bisogni di tutela e assistenziali per persone a rischio marginalità, valutazione professionale del bisogno in emergenza e l’aggancio con i servizi territoriali. Preziosa quindi sarà la collaborazione con le forze dell’ordine, polizia di Stato e carabinieri, vigili del fuoco, pronto soccorso, 118 e polizia locale.