MACERATA – Dice al compagno che il bimbo appena dato alla luce è suo, in realtà è il figlio concepito con l’amante, cubana nei guai per alterazione di stato. È questo il reato che il pubblico ministero Stefania Ciccioli ha contestato ad una cubana di 32 anni imputata davanti al gup Domenico Potetti. Secondo la ricostruzione accusatoria la donna, che lavora come ballerina in un night, qualche anno fa aveva dato alla luce un figlio, al suo compagno avrebbe assicurato che quel neonato era suo figlio e con ciò aveva convinto l’uomo, un italiano con cui aveva convissuto in un comune del Maceratese, a riconoscere quel bimbo quale figlio naturale con conseguente attribuzione del cognome. Questo era accaduto due giorni dopo la nascita.
Qualche tempo dopo però, ai genitori del neopapà era arrivata voce di foto equivoche che la donna avrebbe postato su Facebook, i “nonni” erano quindi andati a controllare e avrebbero trovato in effetti delle foto postate dalla donna quando era ancora in attesa di partorire con dei commenti che alla coppia aveva fatto sorgere più di un dubbio su chi fosse il vero padre del piccolo. A quel punto il compagno ha avviato nei confronti della donna una causa civile di disconoscimento nel corso della quale ha chiesto la prova del Dna. La donna, senza battere ciglio, ha deciso di sottoporre il piccolo al test ma l’accertamento ha dato ragione ai genitori del compagno, quel bimbo non era figlio suo.
Accusata di alterazione di stato (reato che punisce chi, nella formazione di un atto di nascita, altera lo stato civile di un neonato, mediante false certificazioni, false attestazioni o altre falsità) oggi la donna si è presentata in Tribunale insieme al suo legale, l’avvocato Alessandro Brandoni. In aula ha reso spontanee dichiarazioni: ha dichiarato che non voleva ingannare nessuno, di aver avuto contemporaneamente una relazione anche con un’altra persona ma che i rapporti sessuali erano non protetti solo con il compagno, quindi era convinta che il figlio fosse il suo. Dopo le dichiarazioni il legale ha chiesto di procedere con rito abbreviato e l’udienza è stata rinviata al prossimo 7 dicembre.