Sono al momento 12 i comuni del Maceratese che hanno lasciato fuori dalla porta il Covid-19; tutti borghi dell’entroterra della provincia che, vuoi la buona condotta dei cittadini vuoi una buona dose di fortuna, non hanno nessun contagio legato al virus.
Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Caldarola, Cessapalombo, Fiastra, Gagliole, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Ripe San Ginesio, Sefro e Serrapetrona sono al momento “immacolate” e l’augurio è che questa situazione perduri fino alla fine della pandemia.
«Per quanto riguarda il nostro territorio comunale, abbiamo la fortuna di avere circa 30 borghi su 85 chilometri quadrati quindi credo che il territorio molto vasto e la distanza naturale siano state una benedizione – ha spiegato il sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia -. Poi devo ammettere che i cittadini hanno seguito scrupolosamente le norme e non avendo il classico afflusso turistico tipico di questi primi giorni primaverili siamo riusciti a contenere il tutto. Basti pensare al 25 aprile: normalmente ci sarebbero state 9mila persone a Fiastra invece non c’era nessuno. Un grazie va comunque ai cittadini, al medico del paese e alle forze dell’ordine che hanno controllato tutto il territorio comunale».
«Ora naturalmente c’è la paura che quando tutto riaprirà avremo un afflusso turistico enorme, dato che Fiastra è meta turistica, di scampagnate, di escursioni e ha l’attrazione del nostro lago – ha aggiunto il primo cittadino -. Se tutti rispetteranno gli accorgimenti del Governo sono sicuro che ce la faremo e potremo continuare a mantenere questa condizione di “immunità”; confido in tal senso nella collaborazione degli operatori turistici. Non dimentichiamo che questo virus ci ha anche fatto riscoprire i tanti vantaggi della montagna; credo che la nostra salubrità dell’aria e i nostri ampi spazi verdi saranno, per molti, un motivo di ritorno in queste aree. Nella disgrazia possiamo cogliere questo indiretto “rilancio” che la montagna potrebbe avere dopo tutta questa situazione di emergenza che rappresenterà un cambiamento epocale per tutti».
LEGGI ANCHE: Marche, turismo dell’entroterra post Covid-19: «Le nostre aree verdi sono un distanziamento sociale naturale»
Anche Caldarola è tra i comuni della provincia Covid-free. «L’80% del raggiungimento di questo risultato va ai cittadini che, nonostante la mia insistenza, si sono attenuti alle norme uscendo una volta a settimana solo per andare a comprare i generi di prima necessità – ha detto il sindaco Luca Giuseppetti -. Poi il resto penso lo abbia fatto la fortuna. Fino a ora è andata bene e possiamo dire di avere “un’isola felice”; speriamo di tenere il passo fino alla fine dell’emergenza».
«Ciò che preoccupa è il futuro e la ripartenza perché le cose da sistemare sono molte – ha concluso il primo cittadino -. Cambierà il nostro modo di fare ma cambierà soprattutto il tessuto economico; dobbiamo fare il modo che questa situazione non diventi preoccupante sotto il profilo della crisi lavorativa che potrebbe colpire molte persone».