MACERATA – Aveva chiesto a due parenti 2.000 euro per cancellare dal web delle loro foto hard (al momento non è chiaro se ci fossero veramente, ma sicuramente erano fotomontaggi, ndr), domani mattina (11 maggio) per il carabiniere 49enne di un comune del Maceratese arrestato per estorsione si terrà l’udienza di convalida. Un’udienza alla quale il militare parteciperà in collegamento dal carcere di Marino del Tronto dove è recluso in isolamento.
Questa mattina il suo legale, l’avvocato Simone Mancini, lo ha incontrato. A margine del confronto il professionista si è limitato a evidenziare che: «La fattispecie potrebbe essere vista anche sotto un altro tipo di ottica». È possibile quindi ipotizzare che domani il carabiniere decida di rispondere alle domande del gip per fornire la propria versione dei fatti, così come è possibile ipotizzare che il difensore, che sin dalle prime battute aveva ritenuto la misura applicata dalla Procura «eccessiva», possa chiederne la modifica in una meno afflittiva come i domiciliari.
L’arresto risale a mercoledì scorso dopo la denuncia di due sorelle che vivono in un comune diverso da quello in cui il militare abita. Le donne si erano rivolte prima allo studio legale dell’avvocato Andrea Netti, poi su suo suggerimento, direttamente alla Questura. Ai poliziotti avevano riferito che il militare (che lavora nel Fermano), le aveva contattate dicendo di aver trovato sul web delle loro foto compromettenti e che se loro fossero state d’accordo le avrebbe fatte rimuovere. La procedura sarebbe costata 2.000 euro a testa, per convincerle avrebbe inviato loro le foto da cui si vedeva che si trattava di fotomontaggi. Su input degli agenti della Squadra Mobile una delle due sorelle aveva contattato il militare dandogli appuntamento per consegnargli i soldi. Una volta avvenuto il passaggio del denaro i poliziotti erano intervenuti e lo avevano arrestato.