MACERATA – In vista dell’assemblea nazionale della Cna, in programma domani (15 novembre) all’auditorium del Massimo di Roma, si accendono i riflettori sulle richieste avanzate dalla Cna a sostegno delle piccole e medie imprese italiane, con particolare attenzione alle problematiche legate alla manovra finanziaria attualmente in discussione. Durante l’incontro di ieri, 13 novembre, con le istituzioni governative a Palazzo Chigi, il segretario generale Cna, il marchigiano Otello Gregorini, ha espresso forti preoccupazioni sulle mancanze della proposta di bilancio, in relazione ai settori chiave: «Nel testo presentato dal governo più ombre che luci e anche qualche dimenticanza, tra cui la mancanza di soluzioni ai problemi causati dall’Agenzia delle Entrate per le imprese del settore moda che hanno richiesto il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo», ha dichiarato Gregorini.
Altri temi essenziali, secondo Cna, risultano completamente assenti nel disegno di Legge di bilancio, come la riforma del Fondo di Garanzia per le pmi per incentivare le operazioni di importo ridotto e il rinvio dell’obbligatorietà delle polizze per rischi catastrofali.
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Tra le misure positive inserite nella Manovra 2025, Gregorini ha apprezzato provvedimenti come la conferma del taglio dell’Irpef, la deducibilità al 120% per i nuovi assunti a tempo indeterminato, la detassazione delle spese abitative per i neo-assunti e il rifinanziamento della Legge Sabatini, considerati dalla CNA elementi importanti per la crescita delle piccole imprese e dell’artigianato.
Maurizio Tritarelli, presidente Cna Macerata, guiderà la folta delegazione di imprenditori maceratesi alla volta del Massimo di Roma. «Cna ha già avanzato richieste specifiche al governo, l’appuntamento di domani sarà l’occasione per ribadirle ai ministri Adolfo Urso e Giuseppe Valditara, ospiti della nostra Assemblea».
L’Associazione dei piccoli imprenditori e degli artigiani chiede principalmente: un credito d’imposta strutturale, la riduzione degli oneri fiscali e un sostegno mirato per la transizione green e digitale, elementi cruciali per il rilancio e la crescita sostenibile delle piccole e medie imprese.
«Questi interventi sono indispensabili – sottolinea il presidente Cna Macerata – per far fronte alle difficoltà crescenti dell’economia marchigiana. Il settore export delle Marche ha subito una flessione del 41,3% nel primo semestre di quest’anno. Una percentuale enorme, con una perdita stimata di 5 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2023. Il calo dell’export made in Marche – spiega il vertice locale di Cna – non corrisponde ad una riduzione della domanda, ma piuttosto ad uno spostamento della stessa, probabilmente all’estero. In pratica, sono altri territori a realizzare ora beni che prima erano prodotti nella nostra regione. L’auspicio è, ovviamente, che questa quota di produzione possa tornare, riportando valore e competitività nel nostro territorio».
“Siamo certi – conclude Tritarelli – che il presidente Cna Dario Costantini porrà in primo piano la crisi dell’export e le sfide del mondo del lavoro giovanile, tema centrale dell’Assemblea 2024, per individuare le soluzioni necessarie a sostegno delle imprese italiane».
Inoltre, Cna Macerata fa sapere che: «Si unisce alle imprese locali nel chiedere un impegno diretto anche alla Regione Marche affinché vengano adottate misure efficaci per riportare queste produzioni nel nostro territorio, a tutela del valore e della competitività di tutta l’economia marchigiana».