Macerata – «Sono passati i famosi primi 100 giorni dell’amministrazione Parcaroli e alcuni tratti salienti cominciano ad evidenziarsi. Le uniche novità portate dalla nuova amministrazione sono alcune iniziative politiche tutte tese a cancellare invece che a costruire: è stato cancellato il progetto di ospitalità per gli stranieri ma gli stranieri, invece, seguitano ad arrivare lo stesso senza che nessuno se ne prenda cura. È stata cancellata la Ztl in centro, ma le difficoltà per gli esercizi commerciali sono rimaste tali e quali, anzi con il Covid sono aumentate. È stata cancellata l’Istituzione Macerata Cultura, ma non è stato presentato un progetto sostitutivo di valorizzazione culturale della città. È stata revocata la partecipazione del Comune alla cooperativa sociale Meridiana, ma non è stata fornita un’altra occasione di integrazione lavorativa ai soggetti svantaggiati che li venivano accolti. Insomma iniziative ideologicamente volte a demolire il passato senza essere capaci di costruire il futuro».
Duro commento del capogruppo del Pd in consiglio comunale, l’ex assessore ai lavori pubblici Narciso Ricotta, che boccia l’avvio della nuova amministrazione di centrodestra, guidata dal sindaco Sandro Parcaroli. A partire dall’approvazione del bilancio, fatta nei giorni scorsi e da una mancata autonomia e forza rispetto alle scelte della Regione. «È un bilancio che vede tagli al sociale – in un momento di gravissima crisi dovuta al Covid – ed alla cultura – che dovrebbe invece essere un’occasione di rilancio della città appena usciti dall’emergenza. Per il resto – incalza Ricotta – l’amministrazione è succube di quella regionale che, pur se dello stesso colore politico, trascura Macerata in modo evidente: basti dire la volontà espressa da Acquaroli di bloccare il progetto del nuovo ospedale di primo livello alla Pieve. L’approvazione del bilancio regionale senza alcuna valorizzazione – come evento culturale dell’anno a livello marchigiano – del centenario della lirica a Macerata; la scelta della Regione di ritardare l’apertura delle scuole superiori, che il sindaco non ha contestato in alcun modo, senza alcun programma di interventi che favorisca il ritorno in presenza degli studenti; il flop del cosiddetto screening di massa con i tamponi fatti al centro fiere di Villa Potenza che hanno riguardato meno di un quarto della popolazione perdendo, quindi, ogni valenza di indagine diagnostica su vasta scala».
Meglio non va con i progetti ereditati dalla precedente amministrazione. «La giunta ha ricevuto da chi l’ha preceduta numerose opere con progetti e finanziamenti già pronti, ma non riesce nemmeno a portarle avanti – aggiunge l’ex assessore -: la riqualificazione del centro fiere di Villa Potenza doveva iniziare ad ottobre ma, invece, è ancora ferma. Per non parlare della realizzazione della terza corsia Montanello-Villa Potenza che l’amministrazione vuole cancellare, con grave danno per la frazione».
Il bilancio finale, quindi, per Ricotta non è assolutamente positivo, anzi «si ha l’impressione che la nuova amministrazione debba ancora ingranare la marcia e che seguiti a ragionare come se fosse in campagna elettorale e cioè attraverso iniziative meramente propagandistiche. L’auspicio è che inizi presto a confrontarsi con la realtà e ad affrontare i problemi della città iniziando da quelli collegati all’emergenza Covid».