MACERATA – «Volevo ringraziare il presidente Francesco Luciani perché questo riconoscimento ci riempie di orgoglio e da qui parte un sentimento di rigenerata speranza per la costruzione di un rinnovato futuro». Non nasconde l’emozione il sindaco Sandro Parcaroli davanti all’assise del consiglio comunale, riunito ieri pomeriggio (29 aprile) in seduta straordinaria, nella suggestiva cornice del terrazzo di Palazzo Buonaccorsi, per il recepimento del decreto con cui, il 22 dicembre scorso, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Macerata il titolo di città.
L’iter per la formalizzazione del titolo di “Città” è stato, appunto, avviato dal presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani, e approvato lo scorso maggio all’unanimità dall’assiste cittadina. Successivamente il sindaco Sandro Parcaroli aveva inviato formale richiesta – corredata da apposita documentazione relativa al tessuto sociale, economico, architettonico e culturale di Macerata – al prefetto Flavio Ferdani che l’aveva, a sua volta, sostenuta e inoltrata al Ministero dell’Interno. A dicembre, la bella notizia della chiusura dell’iter, con la firma del decreto, che da ieri è esposto nella sala consiliare, da parte del presidente Mattarella.
Al consiglio comunale hanno partecipato tutte le istituzioni della città, a partire dal vescovo Nazzareno Marconi, il prefetto Flavio Ferdani, il questore Vincenzo Trombadore, gli onorevoli Tullio Patassini e Mirella Emiliozzi, l’assessore regionale Filippo Saltamartini, i consiglieri regionali Anna Menghi e Romano Carancini, i rappresentanti di polizia, carabinieri, Guardia di Finanza, vigili del fuoco e polizia locale, il rettore Francesco Adornato e anche il direttore artistico dello Sferisterio, Paolo Pinamonti. «Dal riconoscimento del titolo di città partiamo per la costruzione di un rinnovato futuro che testimoni ogni giorno l’importanza della tradizione, della storia e del senso di appartenenza – ha detto il presidente Luciani – a una comunità, con uno sguardo sempre aperto al mondo».
Un riconoscimento frutto della nostra storia, come hanno sottolineato i tanti consiglieri che si sono alternati negli interventi, fatta di tanti personaggi illustri come padre Matteo Ricci e Dante Ferretti, ricordati da Aldo Alessandrini (Lega), ma anche a maceratesi comuni come Franco Torresi, ricordato da Roberto Cherubini (Movimento 5 Stelle) e Maria Pucci, richiamata da Stefania Monteverde (Macerata Bene Comune). Narciso Ricotta (Pd) ha parlato anche della grande responsabilità che questo riconoscimento apre per il futuro, mentre Claudio Carbonari (Lega) ha parlato di un «momento di luce ancora più importante perché arriva dopo anni difficili». Nelle prossime settimane saranno realizzati il nuovo gonfalone, lo stemma e la bandiera con la scritta “Città di Macerata”.