MACERATA – Sarebbero morti a seguito dell’inalazione di monossido di carbonio Alberto e Anna Cameli, fratello e sorella di 66 e 65 anni trovati senza vita la mattina del 31 dicembre scorso dopo l’incendio scoppiato nell’appartamento in cui vivevano in via Severini a Macerata. Questa mattina il medico legale Roberto Scendoni con il supporto del tossicologo Rino Froldi ha eseguito l’accertamento autoptico sui corpi dei due fratelli, l’esame è iniziato alle 8.30 ed è terminato verso le 13, sarebbe dunque confermata l’ipotesi iniziale, ma i professionisti dovranno eseguire ulteriori analisi in laboratorio.
La tragedia si era consumata alle prime ore del 31 dicembre scorso, verso le 7 erano stati i vicini di casa a dare l’allarme. Da quanto accertato nell’immediatezza, sembra che il rogo sia scaturito a seguito di un corto circuito del frigorifero. Alberto Cameli avrebbe provato a spegnere le fiamme ma senza riuscirci. Quando i vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento, hanno trovato i corpi senza vita di fratello e sorella e dei loro due animali, un gatto e un cane.
Sempre oggi, dopo le 13.30, il medico legale e il tossicologo hanno eseguito all’obitorio dell’ospedale di Macerata anche l’autopsia sul corpo del 44enne di Corridonia trovato senza vita nel bagno del centro commerciale Valdichienti nella frazione Piediripa del capoluogo. I professionisti si sono presi 90 giorni di tempo per depositare le conclusioni. È stata confermata la morte per arresto cardiaco, ma se a causarlo sia stata un’overdose come ipotizzato dagli inquirenti, saranno le analisi di laboratorio che verranno effettuate nei prossimi giorni dal tossicologo Froldi a stabilirlo. La salma è esposta all’obitorio, lunedì alle 10 sarà celebrato il funerale nella chiesa dei santi Pietro, Paolo e Donato a Corridonia.