MACERATA – Gasolio agricolo di contrabbando “a domicilio”, le Fiamme Gialle sequestrano un carico di 350 litri. Era stata messa in piedi una vera e propria stazione di servizio ambulante. L’autista denunciato a piede libero. Nel contesto di una serie di controlli volti proprio a prevenire la circolazione fraudolenta di carburanti, i finanzieri del Gruppo di Macerata hanno intercettato e controllato, nella zona industriale della città, un automezzo-frigo, apparentemente adibito al trasporto di alimenti, che, alla vista della pattuglia operante, aveva effettuato una manovra insolita, tale da insospettire i militari. Una volta fermato e controllato il mezzo, i finanzieri hanno rinvenuto, nel vano frigo, una capiente cisterna metallica, colma di gasolio agricolo sprovvisto di documentazione. Addirittura le Fiamme Gialle hanno notato che la cisterna era dotata di tutti gli strumenti utili per l’erogazione del carburante, tipici di un normale distributore stradale, con tanto di dispositivo elettro-meccanico composto da pistola erogatrice e conta litri professionale: una vera e propria stazione di rifornimento “ambulante”, predisposta di tutto punto per erogare gasolio di contrabbando.
In buona sostanza, una versione tutta locale dell’innovativo servizio di rifornimento “a domicilio”. Il carburante, il “distributore mobile” e il furgone utilizzato per gli spostamenti sono stati sottoposti a sequestro, mentre l’autista è stato denunciato a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria. Sono in corso accertamenti volti ad individuare le fonti di approvvigionamento.
L’operazione di servizio testimonia, ancora una volta, il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alle frodi nel settore delle accise, comparto caratterizzato da elevata incidenza fiscale sul prezzo dei prodotti e, di conseguenza, interessato da molteplici forme di evasione.
Il Colonnello Ferdinando Falco ha, inoltre, voluto sottolineare come «l’utilizzo di carburanti di provenienza ignota e non certificata, oltre ad arrecare gravi danni alle entrate dello Stato, possa costituire pericolo sia per l’ambiente che per la sicurezza della circolazione stradale».