MACERATA – Macerata Humanities Festival, i numeri della seconda edizione raccontano un Ateneo in grado di porsi come punto di riferimento per il dialogo culturale e sociale. Con il tema “Scoprire la pace: percorsi di giustizia per la guarigione del mondo”, il festival ha esplorato temi di grande rilevanza attraverso dibattiti, laboratori, spettacoli e mostre, richiamando oltre 3.500 presenze in quattro giornate intense.
«Sono profondamente orgoglioso – commenta il rettore John Mc Court – dei risultati ottenuti da questa edizione del Macerata Humanities Festival. Non è solo una questione di numeri. Le tante presenze di studenti e di cittadini testimoniano non solo la qualità e la varietà degli eventi, ma anche la crescente attenzione che il festival sta riscuotendo, affermandosi come un appuntamento di rilevanza nazionale. Il nostro obiettivo è rendere il festival sempre più ricco e accessibile, e auspico che il territorio possa supportarci con ancora più forza. Questo evento è una straordinaria opportunità per qualificare ulteriormente Macerata come luogo di cultura, con l’Ateneo che ne costituisce il cuore pulsante da secoli, e per dare spazio a temi di grande attualità che toccano la società. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa edizione e sono convinto che, con il sostegno della comunità locale, ma anche, mi auguro, di ulteriori sponsor di livello, il festival possa crescere ulteriormente».
EVENTI E COINVOLGIMENTO
La manifestazione ha proposto più di 40 eventi, tra cui laboratori, spettacoli teatrali, formazione aziendale, mostre e concerti, distribuiti in luoghi chiave dell’Ateneo e della città proposti e organizzati dai docenti dei cinque dipartimenti con il coordinamento della delegata del rettore Fabiola Falappa. “La proposta – sottolinea la stessa – ha permesso di mettere in luce il contributo che può essere donato alla comunità, grazie agli studi e alle ricerche condotte all’interno dell’Università, non solo per una miglior comprensione dell’attualità ma anche per trovare vie euristiche concrete per agire più consapevolmente come persone e cittadini”. Il festival ha visto la partecipazione di circa 190 tra studiosi e ricercatori, artisti e personalità di spicco del mondo della cultura e della scienza, come Lella Costa, Edoardo Leo, Giovanni Grasso, Franco Arminio, Pasquale Ferrara, Giuseppe Civati, Adrian Bravi e William Wall. Il Festival ha acceso l’interesse anche a livello nazionale, con articoli dedicati su Repubblica e il Corriere della Sera.
PREMIO HUMANITIES
Quest’anno il Premio letterario Humanities, destinato agli studenti delle scuole superiori e delle università, ha registrato un’importante partecipazione con 50 domande di candidatura, suddivisi tra la categoria poesia e la categoria narrativa. I componimenti dei vincitori e le riflessioni degli autori intervenuti alla premiazione – Franco Arminio, Adrian Bravi, Evita Greco e William Wall – saranno raccolti in una pubblicazione curata dalla casa editrice Eum, Edizioni Università di Macerata, in uscita il prossimo dicembre.
FIERA DELL’EDITORIA UNIVERSITARIA – BOOKS UP
La fiera ha accolto 14 case editrici universitarie provenienti da tutta Italia, da Bolzano a Cagliari. La tavola rotonda conclusiva, intitolata “Open Science e democrazia del sapere: il ruolo delle University Press”, ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo accademico e dell’editoria, i quali hanno proposto la candidatura di Macerata come sede annuale di un forum sulle più innovative politiche editoriali a supporto della ricerca universitaria.
COLLABORAZIONI E SUPPORTO DELLA COMUNITÀ
Il festival ha beneficiato della collaborazione con numerosi partner, a partire dal Comune di Macerata, la Regione, in particolare con Fondazione Marche Cultura, il Comune di Tolentino e il Museo internazionale di Arte Umoristica e i sostenitori privati tra cui Lube cucine, Bper Banca, Bcc Recanati e Colmurano, Simonelli Group e Fior di Grano, che hanno sostenuto l’Università di Macerata nell’organizzazione. Grazie alla sinergia con istituti scolastici, compagnie teatrali, scuole di danza e librerie locali, l’evento ha coinvolto un pubblico ampio e variegato, attirando studenti, cittadini e visitatori interessati ai temi del festival.
Con il successo di questa edizione, il Macerata Humanities Festival si conferma come un appuntamento centrale per il dialogo culturale e l’Università di Macerata rinnova il proprio impegno a promuovere eventi capaci di unire conoscenza e riflessione su temi di grande rilevanza sociale.