MACERATA – Non ritocco per le tariffe di Imu, Tari e Irpef per il prossimo anno. Lo ha deciso il consiglio comunale che ha approvato ieri – 20 dicembre – a maggioranza la delibera presentata dall’assessore Marco Caldarelli. L’unica “sorpresa” che si potrebbe avere nel corso del prossimo anno, però, riguarda la Tari che con l’estate, potrebbe essere rivista al rialzo.
La nuova Imu, che comprende anche la Tasi, quindi resta pari al 6,5 per mille per l’abitazione principale, del 10,6 per mille per abitazioni e pertinenze intestate a Erap e regolarmente assegnate a soggetti che la utilizzino come abitazione principale e per i terreni agricoli, dell’11, 3 per mille per le aree fabbricabili.
«Per la Tari le tariffe resteranno le stesse del 2021 perché ancora non è stato prodotto il Pef (Piano economico-finanziario) del Cosmari – ha spiegato l’assessore -. Lo si attende per aprile-maggio, ma poi dovrà essere vidimato dall’Ata e inviato all’Arera (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) e tornare in consiglio comunale per essere adottato, ma non prima di giugno. Quindi è possibile che, in estate, le tariffe potrebbero essere riviste. Confermate, invece, le due finestre di pagamento a maggio e novembre».
Critico il consigliere Narciso Ricotta. «Andiamo a votare un documento senza sapere il reale importo della Tari – ha precisato il capogruppo del Pd -. Dobbiamo dirlo ai cittadini che la tariffa aumenterà da giugno con effetto retroattivo, per colpa di una politica che non ha saputo decidere. Avete parlato tanto del Cosmari, ma io la svolta annunciata non la vedo, il Pef non è stato presentato, mancano il direttore e la programmazione e sulla discarica l’ex presidente Pettinari, caro sindaco (oggi appunto nuovo presidente della Provincia, chiamato a scegliere sull’eventuale nuovo sito, ndr), le ha lasciato un bel regalo».