Macerata

Macerata, Morena Soverchia nuova presidente dell’Avis provinciale. Riprendono a crescere le donazioni

Nel 2021 c'è stato un incremento di 1.222 donazioni. La presidente: «Un’Avis unita, leale e trasparente è il miglior strumento di lavoro»

MACERATA – Morena Soverchia è la nuova presidente dell’Avis provinciale per i prossimi quattro anni. E’ stata eletta all’unanimità dal nuovo direttivo che, invece, è composto da Mattia Montanari, Giuseppe Paci, Angela Maria Renzi, Massimo Baleani, Riccardo Fiorini, Alessio Scipi, Kristian Torresi, Damiano Ciarapica (supplente), Luciano Caraceni, Matteo Balestrini, Andrea Mozzoni, Lucia Pistacchi, Simone Pieroni, Sandro Ciabocco, Angelo Sciapichetti, Gianluigi Cafarella (supplente), Silvano Giori, Paolo Pettinelli, Sergio Mancinelli, Dino Marinelli (supplente) e Morena Soverchia. Del collegio dei revisori, invece, fanno parte Mirella Baleani, Marco Foglia, Sergio Massi, Alberto Caprioli (supplente) e Sofia Ronconi (supplente).

Nel corso dell’assemblea, la nuova presidente ha deciso di nominare come vicepresidente vicario Massimo Baleani e vicepresidente Simone Pieroni, mentre Angela Maria Renzi e Paolo Pettinelli svolgeranno rispettivamente i ruoli di segretario e tesoriere. Nel corso dell’assemblea è stato anche fatto il punto sulle donazioni che, dopo l’annus horribilis della pandemia, nel 2021 hanno ripreso a crescere. Rispetto al 2020, infatti, c’è stato un incremento complessivo di 1.222 donazioni, che derivano dalla somma tra l’aumento di quelle del sangue intero (più 1.526) e il calo di quelle di plasma e altre (meno 304). Numeri che lasciano ben sperare per il futuro, ma ancora lontani dai livelli del 2019, dato che mancano 1.271 donazioni rispetto all’ultimo anno prima della pandemia. E, andando a guardare ancora più nel dettaglio, si nota che il calo c’è stato soprattutto nella raccolta associativa, che è passata da dalle 4.708 donazioni complessive del 2019, alle 3.767 del 2020 e alle 3.677 del 2021.

Morana Soverchia è la presidente dell’Avis provinciale di Macerata

Due le questioni dominanti che il nuovo direttivo dovrà affrontare nei prossimi mesi: la raccolta associativa e la riorganizzazione delle unità di raccolta. «In merito alla prima questione sono noti i problemi che riguardano l’équipe sanitaria addetta alla raccolta e le difficoltà oggettive che si sono riscontrate durante la fase di accreditamento del personale da dedicare alla raccolta. Queste non devono però scoraggiare il nuovo consiglio direttivo – spiega la presidente -, ma devono essere lo stimolo per cercare soluzioni e nuove forze a sostegno dell’équipe sanitaria, così da non ostacolare in alcun modo il trend di crescita nella raccolta associativa». Sul secondo punto, un capitolo particolare occupa il centro di raccolta di Trodica, ma le indicazioni date dall’Organismo tecnicamente accreditante (Ota) per disciplinare i relativi processi nelle strutture sanitarie riguarderanno anche tutte le altre unità di raccolta.

«Particolare attenzione si dovrà prestare – aggiunge la presidente Soverchia -, alla chiamata centralizzata alla donazione, da attivarsi su base volontaria; al gruppo giovani, a cui verrà riconosciuto un ruolo fondamenta per promuovere la cultura del dono del sangue e della solidarietà; all’acquisizione della personalità giuridica dell’associazione; e, non ultimo, a rivedere e aggiornare i apporti interni, tra i vari livelli associativi, affinché le Avis comunali si sentano supportate nell’attività associativa, perché il prevalere degli aspetti burocratici e organizzativi nella gestione della struttura se da un lato garantisce maggiore trasparenza, dall’altro richiede sempre maggiori competenze e impegno da parte dei dirigenti avisini. Dovremo lavorare per i prossimi 4 anni in maniera costruttiva, saranno necessari unitarietà nelle scelte, pur nella diversità delle opinioni, oltre alla lealtà nei rapporti interni. Un’Avis unita, leale e trasparente è il miglior strumento di lavoro».

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