Macerata

Macerata, Ninfa Contigiani nuovo segretario comunale del Pd: «Primo obiettivo, ripartire dal lavoro»

Non sono mancate le discussioni all'interno del partito con una fronda che aveva proposto il nome di Romeo Renis. «Sono convinta che si lavorerà tutti insieme»

Consigliere comunale e segretario del Pd di Macerata

MACERATA – La consigliera Ninfa Contigiani è il nuovo segretario comunale del Pd e succede a Stefano Di Pietro che si era dimesso lo scorso anno, dopo la sconfitta del partito alle elezioni comunali. La nomina è arrivata nel corso dell’assemblea che si è svolta questa mattina nella sede del partito in via Spalato. Al suo fianco il direttivo composto da: Alessia Scoccianti, Aldo Tiburzi, Paola Ottaviani, Zeno Meriggi, Katia Soldini, Paolo Serafini, Irene Manzi, Maurizio Romoli, Alessandra Machella, Tommaso Domizi, Manuela Cicarilli, Graziano Magnarelli, Federica Carosi, Andrea Bertini, Eleonora Sciapichetti, Fausto Bilone, Valentina Ugolinelli ed Elia Fermanelli.

Una nomina, quella della Contigiani, arrivata dopo giorni di confronto e di dibattito anche piuttosto vivace tra gli iscritti e, in particolare con una frangia del partito, che aveva proposto come possibile segretario il nome di Romeo Renis. «È normale che in un collettivo ci siano opinioni, visioni e idee diverse e io non l’ho mai vissuto come un problema – spiega il neo eletto segretario -. Adesso sono convinta che si lavorerà tutti insieme, per obiettivi. Le problematiche nazionali riguardano anche Macerata, per cui il primo obiettivo sui cui impegnarsi è il tema del lavoro. Bisogna capire quali sono le nuove professionalità che servono, valorizzare e rimettere a frutto il lavoro femminile che la pandemia ha mostrato quanto sia parte di quel modo sommerso che non porta ricchezza al Paese, indirizzare le nuove generazioni a fare scelte sensate che possano servire ad attuare le progettualità che il Pnrr richiede».

L’assemble si è svolta questa mattina nella sede del Pd, in via Spalato

Altro punto su cui la Contigiani lavorerà insieme al direttivo e a tutto il partito, riguarda la sanità, i servizi sociali e il terzo settore. «Il fronte dei servizi di prevenzione della salute, dei servizi sociali per attenzionare le dinamiche dell’invecchiamento e del terzo settore come contributo che il cittadino può dare a questi servizi è veramente il fronte dell’attivismo che dobbiamo rianimare – spiega -. In questo credo fermamente perché l’associazionismo, la partecipazione sono quelle realtà che, dal Dopoguerra in poi, non sono mai tornate indietro».