Macerata

Macerata, nuovi spazi per il centro diurno di Salute mentale. «Sinergie sul territorio per risultati importanti»

Gli arredi sono stati donati dalla Fondazione Colonna che ha reso più accoglienti gli spazi trovati dal Comune. E ora il prossimo passo sarà l'ascensore

Il vicesindaco D'Alessandro con i rappresentanti della Fondazione Colonna

MACERATA – Nuovi spazi più confortevoli e maggiormente adeguati alle attività riabilitative, con tanti colori che possano rendere le giornate meno difficili e pesanti da affrontare. Da oggi, 10 febbraio, pazienti del Centro di salute mentale potranno contare su nuove sale in cui ritrovarsi, pranzare insieme e condividere i momenti della giornata perché, grazie alla donazione della Fondazione Girolamo Colonna, al primo piano della palazzina dell’ex scuola infermieri, sono state allestite cinque coloratissime stanze.

«Il centro diurno è una tradizione del nostro ospedale, ma avere a disposizione nuovi locali ci consente di aumentare l’offerta riabilitativa – ha spiegato il dottor Stefano Nassini, direttore del Dipartimento di Salute mentale -. Al suo interno opera un’équipe composta da un medico, due infermieri, uno psicologo, un educatore e personale riabilitatore con l’obiettivo di intervenire sulla psicopatologia nella sua fase iniziale. Si tratta di un intervento agile che consente di mantenere i contatti con la famiglia. Sappiamo che è un punto di partenza e speriamo di andare avanti su questa linea, per questo voglio ringraziare il Comune e la Fondazione Colonna per il grande supporto e il lavoro fatto».

La targa scoperta all’ingresso del centro diurno

All’interno dei locali che sono stati resi ancora più colorati grazie ad alcuni quadri dipinti dagli stessi ospiti, si alterneranno per ora quattro ospiti al giorno, dal lunedì al sabato, per garantire un adeguato rispetto del distanziamento, ma poi si salirà progressivamente a otto. Previste anche attività negli spazi esterni.

All’inaugurazione oltre al dottor Nassini, alla coordinatrice Dalila Cimarelli e al personale della struttura, sono intervenuti il vicesindaco Francesca D’Alessandro, l’assessore regionale Filippo Saltamartini, la consigliera regionale Anna Menghi, la direttrice dell’Area Vasta 3 Daniela Corsi, il dottor Gianni Giuli e i rappresentanti della Fondazione Colonna, il vicepresidente Nicola Colonna, e i consiglieri Manuel Seri e Francesco Ciotti.

«All’interno del centro mancavano gli arredi e ci siamo immediatamente attivati per acquistarli – ha spiegato Nicola Colonna -. Si tratta di un piccolo gesto, ma come Fondazione abbiamo cercato di focalizzare il nostro intervento guardando ai particolari, con arredi colorati che potessero inserirsi in modo efficace in questi ambienti». E, ora, già si guarda al prossimo passo: un ascensore per completare la struttura.

Ha sottolineato la necessità di «fare sinergia perché poi i risultati si vedono» il vicesindaco D’Alessandro, mentre l’assessore Saltamartini ha voluto rimarcare l’esempio «di chi ritiene di aiutare il prossimo in questo momento. Questa è una patologia subdola – ha aggiunto -, per cui spazi come questi sono fondamentali». La Fondazione ha voluto ringraziare anche le aziende che hanno sostenuto il progetto: Giessegi Industria Mobili di Appignano per mobili vari (tavoli, tavolinetti, credenze, armadi legno), Cimar di Macerata per schedari, armadietti e classificatori metallici, Arirò di Recanati per altri elementi di arredo (sedie, poltrone, divani, appendiabiti).