MACERATA – Un’Aida dal sapore un po’ maceratese e una Traviata degli specchi rivisitata e tutta da scoprire. Sono questi i due ingredienti principali della nuova stagione del Macerata Opera Festival, che celebra il centenario di quel 27 luglio 1921, quando l’opera entrò per la prima volta allo Sferisterio.
E, oggi come ieri, sarà proprio l’Aida di Giuseppe Verdi ad aprire la stagione il 23 luglio (repliche 1, 7 e 12 agosto). L’opera sarà presentata in una nuova produzione affidata alla regista Valentina Carrasco, argentina, con un passato nella Fura dels Baus, e con sul podio il direttore musicale del Macerata Opera Festival, Francesco Lanzillotta. Protagonisti in scena Maria Teresa Leva (Aida), Luciano Ganci (Radames), Veronica Simeoni (Amneris), Marco Caria (Amonasro), Fabrizio Beggi (Il Re), Alessio Cacciamani (Ramfis), Francesco Fortes (un messaggero), Maritina Tampakopoulos (sacerdotessa).
«Il cuore della nostra produzione è composto da 33 cittadini maceratesi che, come quelli di cento anni fa, hanno fatto sì che questa opera fosse possibile – spiega la regista -. Entrano nella scenografia, hanno partecipato tantissimo alle prove e hanno una voglia di fare coinvolgente». A ispirare la regista argentina, come ha raccontato la direttrice del Mof, Barbara Minghetti, sono state anche alcune foto dell’archivio Balelli che raccontavano proprio la prima Aida del 1921.
Seconda opera in cartellone, che debutterà il 25 luglio (repliche sabato 31 luglio, domenica 8 e venerdì 13 agosto), invece è un “cavallo di battaglia” dello Sferisterio: la Traviata degli specchi, ideata da Josef Svoboda ed Henning Brockhaus nel 1992 proprio a Macerata e ripresa in altre sette edizioni, fino al 2018. Sul podio il giovanissimo talento Paolo Bortolameolli. Nel ruolo della protagonista Violetta il soprano Claudia Pavone, insieme a Marco Ciaponi (Alfredo), Sergio Vitale (Giorgio Germont), Valeria Tornatore (Flora Bervoix), Annina (Estìbaliz Martyn), Marco Puggioni (Gastone), Francesco Auriemma (barone Duphol), Stefano Marchisio (marchese D’Obigny), Francesco Leone (dottor Grenvil).
Per l’edizione del centenario, però, al maestro Brockhaus è stato chiesto di rivisitare l’allestimento che adesso avrà «un’impronta molto più forte, tutto l’inizio dell’opera sarà diversa e avremo, per la prima volta, 12 ballerini sul palco», ha spiegato il regista. Nelle due produzioni di quest’anno ci saranno, come sempre, la Form (Orchestra Filarmonica Marchigiana) e il Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini”, diretto da Martino Faggiani e ancora la Banda Salvadei.
A fianco della stagione si confermano il Banco Marchigiano, main sponsor e la Romcaffè che ha ideato una serie di tazzine ispirate alla Traviata. Ma, nel percorso di avvicinamento alla stagione, l’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta, ha annunciato altri due momenti importanti: il 15 luglio, con l’inaugurazione all’interno del corridoio Innocenziano dello Sferisterio, della mostra dedicata ai manifesti storici e il 19 luglio con l’intitolazione del foyer dell’arena al maestro Carlo Perucci.