MACERATA – «Il vetro colpito da uno dei proiettili è un’opera destinata a rimanere nella storia». Questa la motivazione che ha portato Leonarda Zappulla, storica e critica d’arte, a scegliere “Macerata” tra le opere che parteciperanno al “Premio Sgarbi” 2021.
L’opera, che sta prendendo forma nello studio dell’artista Stefano Calisti, è nata da un’idea sviluppata alcuni mesi fa insieme al critico d’arte, David Miliozzi, riprendendo uno dei vetri (quello della sede del Pd in via Spalato) in cui ancora è presente il foro di uno dei proiettili sparati la mattina del 3 febbraio 2018 da Luca Traini durante il suoi raid xenofobo.
Quel vetro ora sta diventando un’opera d’arte perché, come spiega Miliozzi: «L’arte può curare le ferite, trasformandole in bellezza», ed è stata scelta per partecipare al “Premio Sgarbi”, un appuntamento «dedicato a chi condivide questa mia visione dell’arte come sostegno alla vita», come spiega il critico Vittorio Sgarbi nel suo sito.
«Presto faremo una conferenza stampa per presentare l’opera – conclude Miliozzi -. “Macerata”, come “Guernica” di Picasso, rimarca nel titolo il profondo legame con il luogo che l’ha ispirata. Con Stefano ci siamo ispirati al processo di macerazione, fondamentale per estrarre dopo una lunga lavorazione le caratteristiche di alcune sostanze».