MACERATA – Cinque spettacoli, di cui quattro in anteprima regionale: da Elio (di Elio e le storie tese) che canta e recita Enzo Iannacci, a Ottavia Piccolo che porta in scena lo scontro immaginario tra Hannah Arendt e Adolf Eichmann a Geppi Cucciari che racconta il mondo delle donne in un modo inedito. Tutto questo, e molto altro, è raccolto nella stagione di prosa del Lauro Rossi, organizzata dall’Amat e dal Comune per fare del teatro uno spazio in cui famiglie, bambini, giovani, possano incontrarsi e fruire dell’arte nella massima sicurezza. «Il nostro obiettivo è sempre stato quello di far avvicinare al teatro un pubblico non lo aveva mia fatto prima – spiega l’assessore alla Cultura, Katiuscia Cassetta -. Per cui, anche in questa stagione, ci sono diversi format e spettacoli per ogni gusto. Dopo mesi di chiusure, incertezze, cartelloni dimezzati l’auspicio è si possa davvero ripartire e non fermarsi più, per tutti noi che abbiamo bisogno di arricchirci di immagini, parole e pensieri, ma anche per tutto quello che sta dietro al mondo del teatro e dello spettacolo, senza il quale saremmo tutti più tristi».
A presentare il cartellone, che si aprirà il 25 gennaio, è stato il direttore dell’Amat Gilberto Santini, ricordando come il «teatro è uno dei posti più sicuri dove poter andare, perché si entra solo con il Green pass rafforzato e, per tutto lo spettacolo, si tengono le mascherine – ha precisato -. Ci fermeremo solo nel caso di un nuovo lockdown, ma altrimenti il teatro è un luogo in cui poter gustare emozioni in pienissima sicurezza».
Il cartellone
Ad inaugurare il cartellone, il 25 e 26 gennaio sarà “Io, Steve Jobs” di Corrado D’Elia, un vero e proprio inno alla creatività, uno spettacolo dedicato ai mille volti del talento di Jobs: il genio, il ribelle, l’anticonformista, l’uomo che ha saputo innestare l’anima alla tecnologia, ma anche Steve il solitario, il visionario, il cocciuto e l’idealista, colui che pur in difficoltà ha saputo rialzarsi in maniera eccezionale.
Si prosegue l’8 e il 9 febbraio con “Ci vuole orecchio” dove Elio (di Elio e le storie tese) reciterà e canterà Enzo Iannacci. Si prevede uno scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci, da Beppe Viola a Cesare Zavattini, da Franco Loi a Michele Serra, da Umberto Eco a Fo o a Gadda. Uno spettacolo giocoso e profondo con la regia e drammaturgia di Giorgio Gallione e gli arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri.
Il 5 e 6 aprile Stefano Massini proporrà il suo atto unico “Eichmann. Dove inizia la notte” con Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon: lo scontro immaginario tra Hannah Arendt e Adolf Eichmann in un dialogo teatrale di inaudita potenza in cui i protagonisti, nei ruoli della filosofa ebrea Hannah Arendt e del gerarca nazista Adolf Eichmann, ripercorrono la tragedia dell’Olocausto. Diretti da Mauro Avogadro, i protagonisti ricostruiscono passo dopo passo carriera e ascesa del gerarca, delineando il ritratto di un uomo mediocre, arrivista e opportunista e aprendo così il varco a una prospettiva spiazzante: Eichmann non è un mostro, bensì un uomo spaventosamente normale capace di stupire più per la bassezza che per il genio.
Il 28 e 29 aprile nuovo spettacolo del regista Mario Martone, “Il filo di mezzogiorno”, dal libro di Goliarda Sapienza, grande scrittrice rimasta molto a lungo misconosciuta. Ippolita di Majo ne ha realizzato un adattamento teatrale per Donatella Finocchiaro nel ruolo di Goliarda Sapienza e Roberto De Francesco in quello dello psicoanalista. Conclude la stagione in abbonamento l’11 e 12 maggio Geppi Cucciari con “Perfetta”, ultimo monologo teatrale scritto da Mattia Torre, uno dei drammaturghi più influenti e attivi nella scena televisiva e teatrale italiana recentemente scomparso, nel quale si racconta un mese della vita di una donna, scandito dalle quattro fasi del ciclo femminile. La protagonista assoluta è Geppi Cucciari, per la prima volta alle prese con toni che non prediligono unicamente la comicità, ma si avventurano con profondità in delicate sfumature anche più malinconiche e drammatiche.
Altri appuntamenti
Da non perdere una lezione-spettacolo inedita di Cesare Catà, dal titolo “L’urlo della farfalla” sulla vita e la figura di Jim Morrison. Con le musiche di Ludovica Gasparri al piano e voce, il 10 marzo (fuori abbonamento), Catà proporrà un’esplorazione filosofica e culturale dell’antico mito di Dioniso che, in forma post-moderna, ebbe in qualche modo a rivivere nella figura luminosa e maledetta del frontman dei Doors. Tornano anche gli appuntamenti per tutta la famiglia di “Finalmente domenica!”: il 6 febbraio ci sarà “Butterfly” con la compagnia Kinkaleri e il 13 marzo il musical “Cenerentola” di Rancia VerdeBlu.
Abbonamenti in vendita dall’11 gennaio alla biglietteria dei teatri in piazza Mazzini (info 0733/256306). Dal 22 gennaio sarà aperta la vendita dei biglietti per “Io, Steve Jobs”, mentre dal 27 gennaio quella per tutti gli spettacoli. L’urlo della farfalla (fuori abbonamento), posto unico numerato 8 euro, Finalmente domenica!, posto unico numerato 5 euro.