MACERATA – Una mostra per padre Matteo Ricci. Non tutti lo sanno ma il celebre gesuita, cartografo, matematico e sinologo era natìo di Macerata. Da qui, tra l’altro, partì in missione per evangelizzare la Cina e il mondo orientale.
E Macerata non l’ha mai dimenticato, tanto che se ne parla sia dentro sia fuori le aule dell’università. Ma ora a padre Matteo Ricci verrà dedicata una mostra, che verrà inaugurata domani (8 luglio) e che sarà visitabile sino a fine ottobre.
Già il titolo dell’evento è un programma: «Libraria. La biblioteca gesuitica e i primi studi di Matteo Ricci. Incunaboli, cinquecentine e rarità nel primo nucleo della biblioteca comunale Mozzi-Borgetti Libraria». Insomma, l’appuntamento è nelle antiche sale della biblioteca Mozzi-Borgetti per l’inaugurazione delle 18.30.
A prendervi parte, oltre ai rappresentanti del Comune, anche il diplomatico Paolo Sabbatini, direttore dell’Istituto di Cultura di Bruxelles, in Belgio, e già insignito, un anno fa, dell’onorificenza Marchigiano nel mondo.
«Continua così il progetto di valorizzazione del patrimonio librario della Biblioteca Mozzi Borgetti, grazie allo studio attento e di alto valore professionale da parte del personale, che grazie all’avvio del percorso di digitalizzazione ha potuto riprendere in mano opere uniche, rendendo così fruibili capolavori che saranno d’ora in poi a disposizione di tutti i cittadini e i visitatori» fa sapere l’assessore comunale alla cultura, Katiuscia Cassetta.
«Partire dal primo nucleo della Biblioteca – continua – ci è sembrato interessante soprattutto per puntare i riflettori sulla figura di gesuita più importante della nostra città e non solo, padre Matteo Ricci, al quale dedicheremo attenzioni e approfondimenti anche grazie alla preziosa collaborazione con La Fondazione Padre Matteo Ricci».
La mostra, voluta dall’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta e curata da Laura Mocchegiani, evidenzia il fortunato progetto educativo del collegio gesuitico che, a partire dal 1565, ha avuto sede nell’attuale palazzo della biblioteca. I Gesuiti disponevano di una ricca biblioteca denominata Libraria che, dopo la soppressione dell’ordine nel 1773, darà vita al primo nucleo della biblioteca Mozzi-Borgetti.
Il percorso espositivo è stato organizzato in quattro sezioni: le prime tre ripercorrono l’ordine della biblioteca gesuitica Cultura Umanistica, Scienza, Giuristi e la quarta, che si richiama alla storia dell’ordine, è stata dedicata interamente a padre Matteo Ricci.
L’obiettivo è mettere in risalto il fortunato progetto educativo dei Gesuiti: un metodo pedagogico allo stesso tempo rigoroso ma permeabile alle influenze della società, orientato anche verso le scienze e destinato a divenire il fulcro metodologico e culturale di una sorta di koiné del mondo cattolico.
«In secondo luogo – fanno sapere dall’organizzazione – si è scelto di selezionare i testi anche da un punto di vista più squisitamente storico-artistico esponendo incunaboli, cinquecentine e altri testi antichi che si lasciano apprezzare anche per la raffinatezza delle immagini, l’eleganza dei caratteri e il pregio editoriale e tipografico».
Oltre a Sabbatini e a Cassetta, sarà presente anche Dario Grandoni, presidente della fondazione internazionale dedicata al gesuita maceratese.
La mostra sarà aperta fino al 31 ottobre e sarà visitabile nelle fasce orarie 10.00 – 12.00 | 15.30 – 17.30 su prenotazione, chiamando il numero 0733256360.