MACERATA – «I giardini di via Ancona non si toccano». Scoppia la protesta dei residenti di rione Marche contro la realizzazione del nuovo plesso della scuola “Mameli” al posto dei giardinetti del quartiere, così come previsto dal nuovo piano di sviluppo scolastico presentato dal Comune. Nessuno si dice contrario alla costruzione di una nuova scuola, ma i residenti non si spiegano perché tra tante aree disponibili in città si sia andati a scegliere proprio un’area verde.
«Una scelta che ci ha assolutamente spiazzato visto che a pochi metri abbiamo il centro sociale di via Alfieri, già in passato sede di una scuola materna, e che attualmente versa in una condizione di degrado e fatiscenza – spiega Maurizio Del Gobbo, residente e consigliere comunale del Pd -. Altra soluzione alternativa da utilizzare potrebbe essere rappresentata dall’area ex Canovari anch’essa in stato di degrado e che necessita, tra l’altro, di una bonifica del suolo in considerazione del pregresso stoccaggio di carburanti. Da ultimo andrebbe presa in considerazione anche la limitrofa area verde nonché gli attigui locali, sotto un palazzo, che si trovano dall’altro lato della strada rispetto ai giardini, in passato sede della fabbrica Gastor. Ma l’area verde di via Ancona, invece, va tutelata e noi siamo pronti a tutto per difenderla».
I residenti quindi sono pronti a dare battaglia, per convincere il Comune a tornare sui suoi passi, e per questo hanno già avviato una raccolta di firme e si stanno costituendo in un comitato. Ma c’è anche chi si dice pronto a fare le barricate. «Siamo davanti a un’ipotesi illogica e, se questo è il criterio seguito, da questa giunta possiamo aspettarci di tutto» , aggiunge l’avvocato Sonia Savi che sottolinea come il quartiere sia già piuttosto intasato da altri servizi, come il tribunale, la sede dell’Inps, quella di Confindustria e Confartigianato. Tra i residenti, molti ribadiscono anche come in un momento in cui tanti comuni stanno facendo la svolta verso il green, piantando alberi, a Macerata si preferisca la cementificazione.
Decisamente più duro, invece, Uliano Salvatori residente ed ex consigliere comunale di centrodestra che chiede le dimissioni dell’assessore Andrea Marchiori che ha presentato il progetto. «Chi ha solamente pensato una cosa del genere si dovrebbe dimettere, ma il sindaco cosa ne pensa di tutto questo? – incalza -. Così come gli altri assessori, sono d’accordo o sono solamente disinteressati?» .