MACERATA – Spinta in avanti alla ricostruzione post sisma grazie alla sinergia instaurata con la Struttura Commissariale, progettazione e avvio di opere attese da anni dalla città, attenzione al recupero e alla valorizzazione del centro storico e delle bellezze e unicità architettoniche, storiche e paesaggistiche di Macerata con il preciso scopo di accrescere la competitività e l’attrattività della città – senza deprimerne il primato della residenzialità – oltre all’approvazione delle varie varianti da parte della giunta e del consiglio comunale. È questo in sintesi il bilancio del 2023 tracciato dall’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi.
Le varianti urbanistiche parziali al Prg vigente, in corso di adozione o approvate dal Consiglio Comunale o dalla Giunta nel corso dell’anno, hanno riguardato le seguenti aree e immobili: il complesso immobiliare ex CGA in via Giuliozzi, trasformato da zona per “attrezzature collettive di interesse generale” a “zona residenziale di completamento” soggetta ad IDEC29”; aree diverse del territorio comunale inerenti quattro siti già urbanizzati (via F. Coppi, località Madonna del Monte, complesso ex Enel tra via Roma e via E. Ricci, area tra via Roma e via Pagnanelli), di cui si è cambiata la destinazione urbanistica ma senza previsione di aumenti volumetrici sostanziali; il complesso sportivo ex Cus di via Valerio da trasformarsi in area per l’edilizia economica e popolare ai sensi del programma Interministeriale PINQUA (PNRR) – già finanziato – per la costruzione di 20 alloggi pubblici; SUAP Cirioni in contrada Pieve (variante riguardante l’ampliamento della superficie coperta dell’impianto produttivo in località Pieve della ditta Trasporti ecologici Cirioni Arduino s.r.l.).
E poi ancora la variante relativa al complesso universitario ex CRAS (modifica del Piano di Recupero comportante variante al Prg limitatamente all’area interessata dallo spostamento del tracciato viario interno al “campus” per il collegamento tra viale Indipendenza e via Tibaldi); la variante parziale al Prg per modifica della destinazione urbanistica dell’area in contrada Peschiera; la variante relativa alla cancellazione Idec connessa al complesso ex Vatielli di via Beniamino Gigli e ridistribuzione dei 6000 mc residuali nei tre diversi siti individuati in contrada Mozzavinci, via Liviatino e via Panfilo; la variante di via Pirandello prevedente il trasferimento di circa 4000 mc di volumetria residenziale dal PCL4 Collevario ovest all’area sita più a valle tra via Roma e via Pirandello nelle vicinanze del futuro sottopasso ferroviario e la variante al Piano di Recupero z10 “Pace case popolari”, per rendere possibile l’edificabilità residenziale di un lotto ERAP destinato alla costruzione di alloggi popolari già finanziati.
L’Ufficio Urbanistica, ha aggiunto l’assessore Silvano Iommi, «ha poi concluso la proposta preliminare di variante di iniziativa comunale – al momento all’esame della maggioranza -, per la realizzazione del “Parcheggio Leopardi”, a ridosso di Rampa Zara, per circa 300 stalli in struttura, con previsione di spazio da destinare a eventuali “attrezzature pubbliche di interesse generale”, nonché la possibilità per un futuro ampliamento di ulteriori stalli a raso da estendersi sino alla sottostante via Fonte Maggiore con accesso sempre da viale Leopardi».
Altra istruttoria completata dall’ufficio – anche questa all’esame della maggioranza -, riguarda la controversa variante urbanistica proposta dal privato nel dicembre 2017, variante nota come “PL VII Simonetti” nella zona commerciale di Piediripa. «In estrema sintesi tale variante, modificando la precedente lottizzazione del dicembre 2013 (parco commerciale con 7 edifici distinti), la cui verifica preliminare della Provincia si concluse con l’esclusione dalla VAS nel 31 ottobre 2015, oggi, anche alla luce delle intervenute modifiche della Legge Regionale sul Commercio, è stata considerata variante sostanziale assoggettata a VAS, la cui adozione è di competenza del Consiglio Comunale – ha spiegato Iommi -. Una ulteriore variante proposta dai privati e già istruita dall’Ufficio Urbanistica (tutt’ora all’esame della maggioranza), è quella relativa all’area produttiva ex “SAM prefabbricati” di via Roma, da trasformarsi in area commerciale per la piccola distribuzione, recuperando anche le volumetrie esistenti in un’ottica di congruità e riqualificazione urbana». La giunta ha approvato, inoltre, le varianti parziali alle NTA – art.21 – zone miste a residenza; correzione errori materiali diffusi; il Piano di Recupero del Centro Storico – art.2.1.3 edifici destinati a uso residenziale o extraresidenziale; il Piano di Recupero Generale – zona di recupero z11 “via pantaleoni” – riadozione e modifica non sostanziale.
Tra le novità del 2023 c’è stata l’approvazione della nuova legge urbanistica regionale che stabilisce che i comuni redigano un nuovo strumento urbanistico generale chiamato PUG (Piano Urbanistico Generale) e, a cascata, una serie di piani operativi. “L’auspicio è che per il 2024 si possa, in tempi rapidi, procedere all’istituzione di un apposito Ufficio di Piano per la progettazione interna sia urbanistica che architettonica riorganizzando questo aspetto dei Servizi Tecnici – ha spiegato Iommi – coinvolgendo consulenze di alto profilo tecnico culturale e tecnici locali che possano operare in sinergia con l’Ufficio di Piano comunale. Per Macerata questa rappresenta una nuova prospettiva di rilancio anche alla luce delle nuove sfide che si stanno aprendo sul tema dell’urbanistica”.
L’Ufficio Urbanistica si è occupato, nel 2023, dell’aggiornamento del piano di classificazione acustica comunale a seguito delle varianti urbanistiche e SUAP approvate nel tempo e della ricognizione dei vincoli e ambiti tutela del territorio. Relativamente all’attività interna all’Ufficio Urbanistica è stata effettuata una ricognizione e conseguente digitalizzazione su Gis dei piani attuativi in vigore previsti dal PRG ed è, inoltre, in corso di consultazione presso gli stakeholders, le forze sociali e politiche, la bozza del nuovo Regolamento Edilizio aggiornato sulla base del regolamento regionale.
Nel dicembre del 2023 è stato assegnato dal Tribunale di Macerata al Comune un immobile strategico di cinque piani posto all’asta in via Santa Maria della Porta che, a seguito di apposita sistemazione, rappresenterà, data anche la sua ubicazione, una importante opportunità dal punto di vista del rilancio della residenzialità familiare in centro storico.
Proseguono, inoltre, gli iter di realizzazione dei progetti finanziati con i bandi Pinqua e Rigenerazione Urbana. Nel primo caso, sono stati appaltati i lavori per la trasformazione dei ruderi dell’ex chiesuola di “Santa Maria in Torregiana” (nota sin dal XII sec.) in una edicola votiva funzionante anche come simbolico ingresso al prospiciente museo iconografico sulla storia urbana cittadina. Nella stessa zona, in prossimità del museo, sono stati già appaltati i lavori di recupero, valorizzazione e fruizione inclusiva sia dei manufatti dello storico fontanile di Santa Maria Maddalena sia dell’intero sito ambientale come luogo di socializzazione e sosta lungo il percorso ciclo-pedonale che dovrà perimetrare l’intera area di Fontescodella. Dentro questo quadro di recupero ambientale e dei manufatti storici acquista un valore aggiunto il restauro e la valorizzazione dei reperti relativi a una antica apertura per l’accesso a una grotta presente sul retro dell’Ecobar. È anche in corso di progettazione esecutiva e contrattualizzazione la struttura prefabbricata in ferro e vetro destinata a “laboratorio di colture autoctone”, mentre sono in corso i lavori per la realizzazione di strutture per lo svolgimento di attività sportive all’aperto.
Per il bando Rigenerazione Urbana, è stato aggiudicato l’appalto integrato per lavori di recupero funzionale del complesso dell’ex Chiesa di San Rocco in vicolo Costa – da destinare a una pluralità di funzioni socio-culturali; sono iniziati i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria riguardanti l’impermeabilizzazione delle gradinate e della terrazza dello Sferisterio, il rifacimento degli scarichi orizzontali e verticali, il restauro delle balaustre in pietra, degli infissi lignei e della zoccolatura esterna, il restyling degli accessi del sottopasso di collegamento esterno, l’adeguamento dell’impianto elettrico del Corridoio Innocenziano e dei vari ordini di palchi; per quanto riguarda largo Beligatti in via Mozzi sono iniziati i lavori di restauro, recupero, valorizzazione e fruizione del residuale lacerto del settecentesco chiostro est dell’ex Convento di San Lorenzo. Sono stati appaltati i lavori di rimodellazione e restyling dello spazio di Largo Li Madou in via Don Minzoni (ex Donatori del Sangue), prevedenti il ripristino delle due scalinate di collegamento con la cosiddetta loggia del grano. Il progetto prevede anche la realizzazione di un’ampia superficie aperta di raccordo con via Don Minzoni attraverso una gradinata, la conservazione delle principali essenze arboree, l’adeguato dell’arredo urbano, il rifacimento della pavimentazione, dell’impianto di illuminazione e di video-sorveglianza.
È stato approvato il progetto dell’Oculo della Cultura in piazza San Giovanni e sono stati appaltati i lavori per il rifacimento integrale della pavimentazione della piazza con la messa in evidenza, attraverso adeguata apertura vetrata e illuminata, dell’antica cisterna sotterranea e sono appaltati anche i lavori per Fonte Ajana e Fonte Pozzo del Mercato di cui è stato dato l’avvio per opere di restauro funzionale dei manufatti storici, valorizzazione e fruizione dei siti ambientali di appartenenza, attrezzati come luoghi della memoria condivisa attraverso sistemi di comunicazione audio e video. Sono stati poi appaltati e contrattualizzati, previa convenzione sottoscritta dal Comune e dai privati proprietari, i lavori del passaggio “Oratorio dei Filippini” (ex Pietrarelli) e, infine, è stato approvato il progetto esecutivo, sono stati assegnati i lavori in appalto ed è previsto l’avvio degli stessi per l’inizio del 2024 del sottopasso di piazza Garibaldi.
Per quanto riguarda l’attività del SUE (Sportello Unico dell’Edilizia), l’assessore Iommi ha spiegato che «oggi appare ulteriormente appesantito da nuove mansioni e incombenze burocratiche legate alla scadenza dei Bonus, del mancato rinnovo della L.R. 22 “piano casa” e altro. È evidente che questo servizio, proprio per valorizzare le già elevate competenze ed esaltare l’alto spirito di servizio che anima l’intera struttura operativa, dovrà essere potenziato e profondamente riorganizzato; tutto ciò per poter meglio rispondere alle nuove domande e sfide che verranno, anche in vista dell’entrata in vigore della nuova legge urbanistica regionale. Tuttavia, al momento, è sufficiente ricordare che le concessioni attive per l’occupazione di suolo pubblico finalizzate all’installazione dei cantieri edili in città sono 111 di cui 30 nel solo centro storico, mentre nell’arco del 2023 sono state rilasciate complessivamente 505 concessioni (+48 rispetto al 2022). Una considerazione a parte merita la decisa spinta in avanti impressa dal Commissario straordinario Guido Castelli alla ricostruzione post sismica che a Macerata è simboleggiata dal maggiore intervento dell’intero cratere costituito dal complesso dei tre super-condomini di via Pantaleoni-via Zorli, riguardante circa 150 famiglie maceratesi. Dopo la convenzione del luglio scorso tra Comune e struttura commissariale, la recentissima emissione dei (due su tre) decreti di assegnazione dei rispettivi finanziamenti è ora possibile ipotizzare, non solo il superamento rapido delle incredibili code giuridico-burocratiche, ma anche un altamente probabile inizio dei lavori entro gennaio 2024«, ha concluso l’assessore Iommi.