Macerata

Macerata, il segretario provinciale del Pd: «Catastrofe organizzativa nella gestione della pandemia, Saltamartini va rimosso»

Duro intervento di Angelo Sciapichetti che chiama in causa il governatore Acquaroli: «Cos'altro deve succedere per prendere i dovuti provvedimenti?»

Angelo Sciapichetti del Pd

MACERATA – Una «catastrofe organizzativa» nella gestione della pandemia, con annunci «di distrazione di massa da parte dell’assessore alla sanità che hanno ridicolizzato le Marche» a cui non hanno fatto seguito dati concreti. Per queste motivazioni Angelo Sciapichetti, segretario provinciale del Pd, chiede che l’assessore Filippo Saltamartini venga rimosso dal suo incarico. «Fontana, presidente leghista della Regione Lombardia, per molto meno in piena emergenza, poco più di un anno fa, ha rimosso il suo assessore alla sanità – incalza il segretario Dem -. Acquaroli per il bene dei marchigiani faccia altrettanto se ne ha il coraggio e la forza politica, del resto le critiche alla sconsiderata e irresponsabile gestione sanitaria della pandemia da parte dell’assessore Saltamartini arrivano ormai da tutte le parti».

La dura presa di posizione arriva nei giorni in cui l’andamento dei contagi continua a crescere e la campagna vaccinale non sembra riuscire a rispondere alle tante richieste in arrivo. «Il virus corre con grande rapidità, il contagio sta dilagando purtroppo ovunque e, nelle Marche, corre ancora di più visti i dati di questi giorni. Sta crescendo spaventosamente in queste ore la pressione sugli ospedali e sul personale sanitario – aggiunge Sciapichetti -, ma proprio per questo mi permetto di ribadire che il Covid hospital di Civitanova nasce per non bloccare il sistema sanitario dedicato alla diagnosi e alla cura di chi ha altre patologie e, in carenza endemica di personale, per razionalizzare al meglio, su scala regionale (e non solo in Area Vasta 3) l’utilizzo del poco personale esistente, concentrando al tempo stesso, in un unico punto i malati Covid per evitare il contagio degli altri reparti ospedalieri. Del resto, sempre in presenza della stessa carenza di personale, solo un anno fa tutti i moduli del Covid hospital furono purtroppo utilizzati per curare egregiamente nel pieno rispetto di tutti i protocolli, centinaia di pazienti grazie allo spirito di servizio del personale e alla dotazione di attrezzature sanitarie all’avanguardia. Perché oggi non si può fare la stessa operazione, anziché riconvertire i vari reparti ospedalieri come medicina d’urgenza e rianimazione (a Civitanova) o i vari pronto soccorso (ovunque), facendo slittare ricoveri e visite specialistiche rischiando di causare gravi danni alla salute stessa di tanti malati e arrecando dannosi disagi per tutti i cittadini?».

Il segretario Dem, inoltre, ricorda come a parlare, soprattutto nei momenti difficili, siano i fatti perché «non bastano le dichiarazioni di distrazione di massa da parte dell’assessore alla sanità che peraltro hanno ridicolizzato le Marche in tutta Italia relative (tanto per citarne alcune), alla cura con l’Idrossiclorichina, alla imminente produzione dei vaccini nello stabilimento Pfizer di Ascoli Piceno, alla possibile immunità di gregge che la nostra regione avrebbe raggiunto nel maggio scorso». Mentre i fatti raccontano una regione in difficoltà. «Dopo la provincia di Trento, la nostra regione ha il più alto tasso di occupazione di terapie intensive – spiega Sciapichetti -. Nonostante il commovente impegno del personale sanitario e dei volontari, nei centri vaccinali c’è la più totale disorganizzazione, per il richiamo vaccinale prima si dice che non ci vuole prenotazione, poi si chiede la prenotazione, successivamente si fanno gli open day con un numero insufficiente di dosi. A Piediripa (e non solo) è dovuta intervenire la polizia per placare gli animi di cittadini esasperati in attesa da ore sotto la pioggia, i vari ospedali non ce la fanno più, se un cittadino prenota per il richiamo della terza dose di vaccino si sente dare appuntamento, se va bene, a marzo. Le Usca stanno alzando bandiera bianca e i medici di base dichiarano di essere stati lasciati allo sbaraglio e non sono più in grado di seguire i loro pazienti. La tracciabilità è completamente saltata e, quindi, viene spontaneo domandarsi: i dati che conosciamo, sono attendibili o nella realtà la situazione è purtroppo molto peggiore di quanto viene dichiarato? Continuando con questo trend di contagi, (come lo stesso presidente Acquaroli ha anticipato nei giorni scorsi) la zona arancione e quella rossa, sono ormai inevitabili».

«Mi chiedo – conclude il segretario Dem – cos’altro deve succedere per prendere i dovuti provvedimenti e rimuovere l’assessore alla sanità? I marchigiani si aspettano da parte del presidente decisioni incisive che riescano a riportare le Marche tra il gruppo di testa delle regioni per la lotta alla pandemia come (dati alla mano) lo sono state nella fase iniziale, quando il vaccino non c’era e nessuno al mondo sapeva bene come intervenire».