Macerata

Macerata, tesseramento in crescita per il Pd. A ottobre il congresso per la nuova segreteria

Iscritti in crescita del 10%. «Il partito c'è, è vivo e propositivo». Bocciato il lavoro dell'amministrazione di centrodestra: «Approvato solo il minimo sindacale»

L'ex segretario comunale, la segretaria provinciale e alcuni consiglieri

MACERATA – Tesseramento in crescita del 10% a livello comunale e del 24% a livello provinciale. Si è aperto sotto il vento di un rinnovato interessamento verso il partito, il 2021 del Partito democratico che sta ricostruendo “i cocci” dopo i mesi non facili seguiti alle elezioni di settembre.

Prima le dimissioni del segretario Stefano di Pietro e di tutto il direttivo e poi la formazione di un comitato di reggenti per occuparsi della fase pre-congressuale e del tesseramento e arrivare alla recente nomina del commissario Francesco Giacinti. E ora il nuovo “traguardo” fissato per ottobre quando ci sarà il congresso. «Mi auguro che questo appuntamento riesca a far risorgere un Pd che tragga dalle sue origini la giusta via da seguire – ha commentato l’ex segretario Stefano Di Pietro -, con un’analisi critica degli errori fatti e con una capacità di individuare un percorso che possa portare il partito e il centrosinistra di nuovo alla guida della città perché credo che questo sia possibile, vista anche la crescita degli iscritti del 10%. Il Pd c’è, è vivo e propositivo».

Il partito ha già effettuato una prima assemblea con il nuovo commissario per redigere le regole e la commissione del congresso «Il Pd non si affida a soluzioni estemporanee, ma a regole trasparenti e precise, che portano alla partecipazione degli iscritti – ha precisato Giacinti con riferimento al congresso -. Il partito a Macerata ha un ruolo importante ed è una sentinella sia per l’attività comunale, affiancando l’opera del gruppo consiliare, che per quella regionale che ha messo l’accento su una rivisitazione drastica della politica sanitaria». La segretaria provinciale Paola Castricini, invece, ha voluto ringraziare l’ex segretario comunale Stefano Di Pietro e tutto il direttivo per «il lavoro fatto in un periodo non facile. Ora questo aumento del tesseramento dimostra che il sentimento che anima le persone è importante».

Si sono concentrati sull’attività amministrativa, invece, i consiglieri Narciso Ricotta, Andrea Perticarari, Alessandro Marcolini e Ninfa Contigiani. «Dal report presentato dal presidente del Consiglio, Francesco Luciani, sui primi dieci mesi di consiliatura possiamo vedere come questa amministrazione ha approvato solo delibere obbligatorie per legge. Il minimo sindacale – ha incalzato Ricotta -. Non ci sono delibere di indirizzo di particolare rilievo, non c’è nulla che faccia intravedere il famoso sogno di Parcaroli che ancora non prende forma. Al contempo su altre scelte siamo tornati all’antico, la piazza con le auto parcheggiate, abbiamo restituito alla Fondazione Carima il museo di Palazzo Ricci, la Notte dell’opera è stata ridotta a poco più di una festa del giovedì universitario, sono state smantellate le mense comunali e nell’Apm è stato nominato un presidente onorario, con funzioni di mera rappresentanza a cui è stato affiancato l’amministratore delegato Giorgio Piergiacomi, che gode di tutta la nostra stima, perché lo avevamo nominato noi nella precedente amministrazione E, nella recente nomina dei vertici del Cosmari, Macerata non c’è».

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