Macerata

A Macerata torna “La settimana dell’inclusione”. Oltre 30 eventi in programma

Sette giorni di attività scientifiche, convegni, laboratori tecnologici, presentazione di libri e talk radiofonici con testimonianze di vita, che animeranno l'Università e la città

Un momento della presentazione

MACERATA – Da domani, lunedì 27 marzo a domenica 2 aprile, torna “La settimana dell’inclusione” organizzata dall’Università di Macerata con il patrocinio del Comune. L’evento, giunto alla sua sesta edizione, rappresenta un’occasione di scambio e condivisione con i cittadini, la comunità scientifica e le realtà locali per riflettere sull’inclusione sociale delle persone con disabilità attraverso la ricerca e l’innovazione.

La settimana prevede oltre 30 appuntamenti per sette giorni di attività scientifiche, convegni, laboratori tecnologici, presentazione di libri e talk radiofonici con testimonianze di vita, che animeranno l’Università e la città di Macerata affinché la sensibilità verso l’inclusione diventi un tema del sentire comune, condiviso da tutti. Il programma completo è online su www.unimc.it/unimc4inclusion2023 

Arriva al suo sesto anno anche il Premio Inclusione 3.0, che per questa edizione si svolgerà nel pomeriggio di sabato 1° aprile al Polo Pantaleoni: una nuova occasione per valorizzare realtà nazionali e internazionali che mettono in pratica percorsi e progetti volti all’inclusione delle persone con disabilità. Ospite speciale sarà Ivan Cottini, ballerino marchigiano, ex concorrente di Amici, con sclerosi multipla. Il programma è stato presentato oggi dal rettore John Mc Court, dalla prorettrice al welfare di ateneo Natascia Mattucci, dalla delegata all’inclusione Noemi Del Bianco e dalla responsabile dei servizi agli studenti con disabilità e dsa Carla Bufalini. Presenti anche la prorettrice vicaria Catia Giaconi e il direttore generale Mauro Giustozzi. “Muovendo dalle ricerche scientifiche interdisciplinari sul tema dell’inclusione, gli eventi proposti intrecciano le trame del sociale, della formazione, quelle dei diritti e delle culture” ha spiegato Mc Court. 

Si parte lunedì 27 alle ore 15 alla Biblioteca d’Ateneo in piazza Oberdan con la presentazione del libro di Davide Faraone “Con gli occhi di Sara. Un padre, una figlia, l’autismo”. Seguirà, nell’auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti, la tavola rotonda “Tu sei disabile? Quattro chiacchiere incluse” con gli interventi di docenti UniMc e rappresentanti di Comune di Macerata, Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, Qcc Magazine, Ente Nazionale Sordi, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Unione Nazionale Mutilati per Servizio, Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro e Associazione Polisportiva Anthropos. 

Il format delle giornate successive, “A lezione di inclusione con…” prevede una serie di incontri e seminari interdisciplinari proposti dai Dipartimenti e aperti agli studenti e alla cittadinanza che cercheranno di analizzare la didattica e la ricerca inclusiva da più punti di vista: ricerca storica, diversity managament nelle organizzazioni, diritto e lingue, agricoltura sociale e open education, mindfulness, gesti, oggetti e significati dell’inclusione, accessibilità museale e molto altro ancora. Prevista anche, per giovedì 30 marzo, una visita al Mudesc, il museo della Scuola “Paolo e Ornella Ricca”. Non mancheranno confronti con studiosi ed esperti nazionali e internazionali da Spagna e Stati Uniti, come il convegno di giovedì 30 marzo al Polo Bertelli di Vallebona su “Didattiche speciali per l’inclusione”. Venerdì 31 marzo alle ore 17,00, sempre al Polo Bertelli, verrà presentato il libro “Ognuno ride a modo suo. Storia di un bambino irriverente e sbilenco” di Valentina Perniciaro.  

Il taglio del traguardo sarà domenica 2 aprile, Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, con uno speciale radiofonico in onda su Radio RUM, la Radio dell’Università di Macerata, in dialogo con le famiglie e con la presentazione del libro “Autistico a chi?” di Paola Giosuè.  

La web radio UniMc Radio RUM darà inoltre voce per tutta la settimana a persone che hanno trovato la forza per ribaltare la propria esistenza e costruirsi una strada attraverso lo sport, il lavoro, lo studio, l’amicizia, l’associazionismo, la famiglia, l’amore. Lo stesso rettore John McCourt interverrà mercoledì in dialogo con Maurizio Pincherle su questioni come il disagio giovanile e la dispersione scolastica e universitaria. Questo il format di “L’escluso”, in onda tutte le sere della settimana, dalle 20 alle 22 su rum.unimc.it. 

Fino al 1° aprile, inoltre, si svolgeranno gli incontri di InclusiveL@b, organizzati dal Centro di ricerca in didattica, disabilità e inclusione e tecnologie educative di Unimc (Centro TIncTec). Ogni pomeriggio sono previsti laboratori tenuti da docenti, professionisti e studiosi che mostreranno dispositivi, pratiche didattiche ed educative innovative, inclusive e sostenibili, dal robot GgBot alla tiflodidattica, dalla SandBox alle tecnologie per l’autonomia nel percorso di studi per studenti e studentesse con DSA.   

Premio inclusione 3.0 

Quest’anno su 53 proposte sono state selezionate dal comitato scientifico come vincitrice 25 proposte provenienti dal territorio nazionale e internazionale. Verranno assegnati 8 premi nella sezione “Premio Nazionale Inclusione 3.0: Scuole”; 15 premi nella sezione “Premio Nazionale Inclusione 3.0: Territori” e 3 Premi Speciali. Nel dettaglio, 8 sono le scuole del panorama nazionale che saranno premiate per aver attivato progetti innovativi volti all’inclusione di studenti e studentesse con disabilità, rappresentando esempi di valore nell’ambito delle pratiche educative e didattiche inclusive; mentre 15 sono associazioni ed enti del territorio nazionale che hanno presentato progetti innovativi di elevato impatto sociale; 3 saranno i “Premi Speciali”, uno dei quali verrà assegnato a Margherita Campanelli, neo laureata in Scienze dell’Educazione, che, attraverso il suo percorso accademico, testimonia come si possa essere protagonisti del proprio futuro. Gli altri due andranno a Ivan Cottini e all’impresa sociale “Con i bambini” per Impresa sociale. Progetto: Comunità di pratiche 

SCHEDE LIBRI 

Davide Faraone 

Con gli occhi di Sara. Un padre, una figlia e l’autismo 

Davide Faraone dà voce ai suoi silenzi più intimi e lo fa con l’amore profondo di un padre. Con gli occhi di Sara è lo straordinario racconto del rapporto con sua figlia Sara, una ragazza di sedici anni autistica. L’autismo scoperto quando Sara aveva poco più di due anni e raccontato nelle fasi più importanti della sua vita. Il libro è l’occasione per l’autore di mettersi a nudo e di guardare il mondo con occhi scevri da ogni pregiudizio. Le esperienze di padre e di uomo politico si intersecano con altre difficili storie di vita vissuta e con volti incontrati durante il suo cammino. Una narrazione intima e un’occasione unica per guardare con consapevolezza un futuro tutto da costruire. 

Valentina Perniciaro 

Ognuno ride a modo suo. Storia di un bambino irriverente e sbilenco  

Sirio nasce nel 2013, prematuro ma sano. Solo otto giorni dopo le sue frettolose dimissioni il suo cuore si ferma: una “morte in culla” scampata che porta i rianimatori alla sentenza di stato vegetativo. Sirio invece cammina e comunica a modo suo, malgrado la diagnosi di tetraparesi spastica e paralisi cerebrale, la tracheostomia, gastrostomia e sordità: parole che non hanno fermato la sua simpatia, voglia di felicità e ricerca di autonomia. Fuori dagli stereotipi del bambino speciale e delle madri coraggio, la famiglia di Sirio ha iniziato a raccontare in rete la necessità di assistenza, il bisogno di condivisione e socialità, la valorizzazione delle diversità, scegliendo di dar voce a chi voce non ha con la giusta dose di ironia e irriverenza. 

Paola Giosuè 

Autistico a chi? 

Non ci sono cervelli che funzionano o cervelli rotti, ci sono persone che hanno un sistema nervoso diverso dalla norma stabilita. Occorre parlare, gridare che l’Autismo non è il problema bensì è la condizione secondaria ad un disordine del neurosviluppo che può essere riordinato. L’importante è avere un progetto finalizzato alla persona con un corpo, una mente e uno spirito. Desidero rompere il mio silenzio ed aggiungere una voce, la mia, al deserto che regna nelle case di chi non è normale perché neuroatipico e vive ogni giorno un’impresa eccezionale per cercare di esserlo. Paola Giosuè è nata a Macerata il 7 gennaio 1969. È osteopata, fisioterapista, docente e tutor presso l’Accademia Italiana di Osteopatia Tradizionale di Pescara. L’autrice ritiene che provando a “mettersi nei panni” di chi percepisce il mondo in modo ‘bizzarro’, sia la vera crescita.