CAMERINO- Si è avvolto una busta di plastica in testa e ha inalato gas elio, quando i carabinieri sono entrati nell’abitazione lo hanno trovato privo di sensi. Gli hanno strappato la busta dal capo e lo hanno fatto rinvenire, poi il giovane è stato soccorso dai sanitari. È stata questione di attimi: un messaggio inviato e letto subito dall’amico, l’allarme al 112 e l’intervento velocissimo dei carabinieri, se uno di questi meccanismi si fosse inceppato probabilmente l’esito sarebbe stato diverso.
Il dramma si è consumato nel primo pomeriggio di ieri – 3 luglio – nel Maceratese. Un ventottenne ha inviato un messaggio ad un amico in cui gli aveva manifestato la chiara volontà di farla finita. L’amico, lette quelle parole, non ha esitato e ha subito chiamato il 112. Dalla centrale operativa la segnalazione è stata immediatamente girata alla Compagnia carabinieri di competenza, quella di Camerino. I militari, guidati dal capitano Roberto Nicola Cara, hanno subito individuato e raggiunto l’abitazione dove il giovane vive, un villino di tre piani, e sono entrati. Il 28enne aveva già messo in atto quello che aveva confidato all’amico: i carabinieri lo hanno trovato riverso a terra, privo di sensi, con il capo avvolto in un sacco di plastica ed in bocca un tubo attaccato ad una bombola di gas elio. I militari sono riusciti a liberare il giovane dalla busta di plastica facendolo riprendere e hanno atteso l’intervento dei sanitari. I motivi del gesto, o comunque il fattore scatenante, potrebbe essere riconducibile ad una delusione d’amore. Il giovane è stato quindi affidato alle cure dei sanitari che lo hanno trasportato all’ospedale di Macerata per alcuni accertamenti.