Macerata

Marche culla dei Cappuccini, cinquecento anni di storia in cinque anni di eventi

Prendono il via il 1° luglio, dal convento di Camerino, le celebrazioni quinquennali per la fondazione dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Fu creato dal marchigiano Fra Matteo Da Bascio

le foto di Francesca Tilio per il progetto "Marche culla dei Cappuccini"

Nel 2028 l’Ordine dei Frati Minori Cappuccini compie 500 anni. Creato nelle Marche intorno al 1520 dal frate francescano Matteo da Bascio, originario della Contea di Carpegna (l’attuale Pennabilli), l’ordine nacque ufficialmente il 3 luglio 1528 quando Fra Matteo ottenne, con la mediazione di Caterina Cybo, duchessa di Camerino, l’approvazione di papa Clemente VII con la bolla pontificia “Religionis zelus” e gli fu dato il permesso di vivere come un eremita e di andare ovunque predicando ai poveri. Questi permessi non furono solo per lui, ma per tutti quelli che si sarebbero uniti a lui nel tentativo di restaurare l’osservanza più letterale possibile della regola di san Francesco. 

Partendo da Camerino, l’ordine dei Cappuccini si è esteso così capillarmente nel mondo che oggi, forte di oltre 10mila religiosi, in ben 110 nazioni, è uno degli Ordini più importanti nel mondo. È uno dei tre ordini mendicanti maschili di diritto pontificio, che oggi costituiscono la famiglia francescana.

Nelle Marche la sua storia si riverbera nelle memorie architettoniche e urbanistiche, nelle testimonianze artistiche e culturali, nei fondi librari, negli archivi custoditi nelle 15 città dove i Frati Minori Cappuccini sono presenti ma anche inavvertitamente in 33 Comuni. Nel Maceratese, nei conventi di Camerino, Civitanova Marche, Macerata, Recanati, San Severino Marche e di sono retaggi dell’Ordine a Apiro, Cingoli, Corridonia, Loro Piceno, Morrovalle, Potenza Picena, San Ginesio, Sarnano, Tolentino, Treia e Visso. Nell’Anconetano, i frati hanno delle sedi in Ancona, Corinaldo e Loreto ma vale la pena seguire le loro tracce ad Albacina, Arcevia, Esanatoglia, Fabriano, Filottrano, Jesi, Matelica, Osimo, Ostra, Sassoferrato, Scapezzano od ancora a Senigallia. Nel pesarese, sono in presenza a Pesaro, Fano e Fossombrone ma hanno lasciti a Cagli, Gradara, Mondavio, Montevecchio, Pergola, Sant’Angelo in Vado, Urbania, Urbino, Cantiano, Mercatello sul Metauro e Pietrarubbia. Nel fermano, sono ad Amandola e a Fermo ma custodiscono le loro tracce i paesi di Montegiorgio, Montegranaro, Santa Vittoria in Matenano e Sant’Elpidio a Mare. Nell’ascolano, ci sono conventi ad Ascoli Piceno e ad Offida e a Ripatransone. Come è d’obbligo considerare il Comune di Montefiore Conca in provincia di Rimini e la vicina Repubblica del Monte Titano, quella di San Marino.

Per celebrare l’anniversario plurisecolare, I Frati Minori Cappuccini delle Marche hanno dato il via ad percorso quinquennale che, dal 2023 al 2028, si concentrerà sulle “Marche, Culla dei Cappuccini” svolgendosi ogni anno in luoghi significativi della regione. La festa e le celebrazioni per il Cinquecentenario sono organizzate in collaborazione con la Regione Marche, l’Università Politecnica delle Marche, l’Università degli studi di Urbino Carlo Bo, l’Università degli studi di Macerata, l’Università di Camerino, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Ancona e Pesaro e Urbino, per le Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, e la Soprintendenza archivistica e bibliografica delle Marche. L’evento è patrocinato, dalla Regione Marche, dall’Unità Pastorale di Camerino e dalla Città di Camerino.

le foto di Francesca Tilio per il progetto “Marche culla dei Cappuccini”

“Marche culla dei Cappuccini è un percorso di restituzione di un valore e di una storia ancora da scoprire, una storia partita nel 1528 dalla terra marchigiana e fiorita lungo i secoli con strabiliante diffusione in tutto il mondo”, si legge nel sito dedicato all’evento. Cinquecento anni di storia in cinque anni di eventi, con tanti appuntamenti nei vari luoghi delle Marche che ne hanno segnato la storia, alla scoperta dei tesori spirituali, culturali, artistici che ne hanno fatto uno dei più popolari e diffusi ordini religiosi al mondo. Quest’anno, i Comuni coinvolti nelle celebrazioni sono Camerino dal 1° al 3 luglio; Sarnano dal 25 al 27 agosto e Cingoli, il 14 e 15 ottobre.

Il progetto inaugura da Camerino, nel primo convento al mondo dei Cappuccini, in Località Renacavata, e nel giorno anniversario della sua nascita. In programma, “incontri, passeggiate, rievocazione storica, cene con ricettari dei cappuccini e molto altro in tre giorni di meravigliosa fraternità. L’evento si intitola la “Festa della Scintilla”, e prende spunto dalla frase “Basta una scintilla per incendiare il mondo” del romanzo storico “Lo Spirito dei Cappuccini” di Fra Sergio Lorenzini, settempedano, ministro provinciale dei frati minori cappuccini delle Marche. La festa evoca il bagliore di una luce vivissima che, da Camerino, ha generato una preziosa energia che, tuttora, si legge nelle memorie architettoniche e urbanistiche, nelle testimonianze artistiche e culturali, nei fondi librari, negli archivi custoditi nelle 15 città marchigiane dove i Frati Minori Cappuccini sono presenti ma anche inavvertitamente in 33 Comuni delle Marche. 

Dall’1 al 3 luglio sarà possibile visitare il Convento (addobbato per l’occasione con i doni dei bambini delle scuole dell’infanzia e primarie di Camerino) e il Museo Storico; da vedere anche la Mostra fotografica “La vita dei Cappuccini “a cura di Ernesto Riccobelli. Sabato alle 17.30 l’appuntamento è con lo spettacolo “Il dono di Caterina”, piccola rievocazione storica sulla nascita dei Cappuccini, alle 20, Cena rinascimentale e alle 21, lo spettacolo di Frate mago e la serata musicale con “Clara People”. Domenica alle 7.30 e alle 10.30 Santa Messa in Convento; alle ore 9, camminata intorno al convento alla scoperta della vegetazione locale e Santa Messa all’aperto (scelta tra i percorsi lunghi 2 km e 8 km); alle 13, pranzo a buffet con la cucina del convento; alle ore 17, incontro di Fra Fabio Furiasse, direttore dell’archivio storico dei Cappuccini delle Marche su “I Cappuccini: chi sono?”; alle 19.30, Cena con ricettario dei Cappuccini e Serata musicale con “Familja Iljazi”. Lunedì alle 9.30, i giochi di una volta per piccoli e nonni; alle 12.30, primo offerto dai Frati; alle 16, due eventi: per i sportivi “Pedalando sui luoghi della scintilla cappuccina”, ciclo pellegrinaggio (22km) possibile noleggiare le bici; per i curiosi: “Caccia al tesoro cappuccina”; alle 19 merenda-cena e alle 21.15, Messa sotto le stelle.

Salvo per le messe, la prenotazione per tutti gli eventi è obbligatoria. Previsto un servizio navetta tutti e tre i giorni dalla sede Contram al convento dei Cappuccini, dalle 19 alle 23.30.

Le celebrazioni proseguiranno poi a Sarnano e a Cingoli, nel 2023, e di seguito in altri comuni dove sono presenti testimonianze dell’opera e dei tesori dei Frati Minori Cappuccini. Alcune di queste città fanno parte del Cammino dei Cappuccini, che si snoda in 17 tappe per quasi 400 km da Fossombrone ad Ascoli Piceno, attraversando la dorsale interna delle Marche e segue la narrazione della storia dei cappuccini narrata nel romanzo “Lo spirito dei cappuccini” che accompagna il pellegrino lungo il percorso.

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