ANCONA – «Presenterò una interrogazione parlamentare per portare a conoscenza della situazione il ministro della Salute Roberto Speranza». Sono le parole della senatrice romagnola del Movimento 5 Stelle Maria Laura Mantovani, membro della Commissione Affari Costituzionali del Senato, della Commissione di Vigilanza Rai, degli Intergruppi Innovazione, Intelligenza Artificiale, Aerospazio e del Team Innovazione che si interfaccia con la ministra Paola Pisano.
Al centro dell’interrogazione c’è il potenziale rischio di accessibilità ai dati delle persone che si sono sottoposte allo screening di massa nelle Marche (nelle province di Macerata e Ascoli) secondo quanto denunciano dal quotidiano Il Manifesto. Il quotidiano comunista parla di «buco nella gestione dei dati» con «centinaia di migliaia» di profili utenti, «completi di anagrafica e cartelle cliniche, potenzialmente accessibili».
Sempre secondo Il Manifesto basterebbero «pochi semplici passaggi, senza nemmeno il bisogno di tentare azioni di hacking troppo complesse». La questione è arrivata anche alla senatrice che fa parte del team Innovazione, attivo anche sul fronte del trattamento dei dati.
«È necessario far luce sulle notizie di stampa secondo cui nelle Marche ci sarebbero dei buchi nella sicurezza informatica dei dati sullo screening» chiarisce la senatrice Mantovani. Lo screening di massa sarà il modello sul quale la Regione ha dichiarato di voler basare l’organizzazione della campagna vaccinale quando scatterà la fase che coinvolgerà la popolazione.
«Questa campagna vaccinale è fondamentale, il governo ha fatto il massimo, molte Regioni stanno facendo benissimo, altre si stanno adeguando, ma è davvero importante che non ci siano incertezze o errori che andrebbero a pesare sulla bontà di un intero sistema – afferma Maria Laura Mantovani -. È importante che tutti i cittadini abbiano la giusta consapevolezza sull’importanza dei dati ed è necessario che ci siano professionisti che ne garantiscano la sicurezza».
Secondo la senatrice, che intende far luce sulla questione, occorre garantire la protezione informatica dei dati, per questo pone l’accento sulla necessità di agire verso due direzioni: «Da un lato garantire la sicurezza informatica dei dati individuali del cittadino e dall’altro lato consentire una estrapolazione di questi, in forma anonimizzata, per dare la possibilità di migliorare la gestione sanitaria». «La gestione dei dati deve evolvere, ma le procedure informatiche vanno messe in mano ad aziende competenti» conclude.
Il senatore marchigiano del Movimento 5 Stelle Mauro Coltorti intervenendo nella questione sostiene che «se ciò fosse vero, si profilerebbe una gravissima violazione in materia di protezione di dati personali» per il rischio «potenzialmente di un furto di dati sensibilissimi».
Il senatore sollecita un intervento della Giunta «visto che la società in questione ha vinto diversi appalti con la Asur Marche negli ultimi anni» spiega: «Invoco l’intervento dell’Assessorato alla Sanità e quello della Giunta tutta guidata da Acquaroli per chiarire la vicenda», conclude Coltorti.