Macerata

Matelica, il ristorante Mizu precisa: «Mai chiusa l’attività»

Riceviamo e pubblichiamo la rettifica dello studio legale a nome e per conto del proprietario del locale

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La tavola di un ristorante. Foto: Pixabay.com

MATELICA – In riferimento all’articolo relativo alla chiusura di un ristorante a Matelica pubblicato in data 14 marzo 2023 (qui: www.centropagina.it/macerata/matelica-irregolarita-ristorante-cinese-chiusura-20mila-euro-multa/), la cui notizia è stata fornita dalle forze dell’ordine, l’avvocato Luigi Ciambrone dello studio legale Ciambrone-Mascaro, precisa quanto segue:

«Il Ristorante MIZU di Matelica (tra l’altro, unico in zona della sua tipologia e quindi facilmente individuabile dagli utenti/lettori seppur non citato direttamente con il nome) del mio patrocinato ha, infatti, ottenuto da subito la revoca del provvedimento di sospensione (N. 64 del 15.03.2023) emesso dallo stesso I.T.L. di Macerata del Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro. Quindi il ristorante ha continuato con regolarità ad essere aperto! L’aver attestato la chiusura, negli articoli in questione, ha comportato e stà comportando seri danni all’attività commerciale che ha visto – proprio in questi giorni di pubblicazione degli articoli – una diminuizione degli avventori quantificabile in meno della metà della clientela che è solita, nei medesimi giorni, recarsi al ristorante MIZU. E’ bene ricordare che l’attività ispettiva ha riguardato ed ha accertato violazioni inerenti meri aspetti formali della materia anti infortunistica sui luoghi di lavoro per la mancata formazione del personale.  Circa la salubrità e le norme igienico sanitarie l’accesso ispettivo, invece, ha potuto constatare ed accertare l’assoluto rispetto delle norme a tutela della vasta clientela da sempre affezionata al titolare e alla sua gestione del ristorante che si annovera, come da espressioni di gradimento, fra i primi ristoranti in Italia per la bontà del sushi con ottimo connubio fra la cucina giapponese e cinese. Tra l’altro contattando direttamente e preventivamente la mia cliente mandataria, si sarebbe potuto accertare la veridicità dei fatti e l’assenza della chiusura del ristorante. Non avendolo fatto si è arrecato un grave pregiudizio alla reputazione commerciale del ristorante che ha visto calare sensibilmente la clientela (ai fini probatori vi sono gli scontrini emessi sia nel periodo antecedente alla pubblicazione degli articoli in questione e sia quelli del periodo successivo) e non si è usata neppure la diligenza minima nella verifica delle informazioni e del rispetto dei paramentri fondamentali di verità e continenza della notizia che, come rappresentata, ha indotto numerosi clienti a ritenere il ristorante chiuso e quindi a non recarsi  per la consumazione del pasto. Infatti alcuni clienti, più increduli sulla notizia pubblicata, hanno telefonato al ristorante chiedendo se fosse realmente chiuso».