Macerata

Matelica, imprenditore 34enne aggredito davanti a un bar: tre albanesi denunciati

Sarebbe stata una parola di troppo rivolta a delle ragazze ad accendere la discussione poi degenerata in violenza. Il fatto è avvenuto il 12 agosto scorso

MATELICA – Una parola di troppo a delle ragazze straniere che erano in un bar avrebbe acceso una discussione tra un imprenditore italiano e tre stranieri. Lo scambio di opinioni è poi degenerato in una vera e propria aggressione a danno del matelicese, ma dopo una mirata attività investigativa i carabinieri della Compagnia di Camerino guidata dal capitano Angelo Faraca, sono risaliti all’identità dei tre presunti aggressori che sono stati denunciati alla Procura per lesioni personali. Nei loro confronti è stata anche chiesta e ottenuta l’emissione del cosiddetto Daspo urbano: per un anno non potranno tornare sui luoghi dell’aggressione.

Il capitano Angelo Faraca

Il fatto risale al 12 agosto scorso e la violenza sarebbe scattata davanti a un bar del centro. Da quanto emerso quel giorno nel locale c’erano delle ragazze dell’Est, una parola di troppo dell’imprenditore 34enne nei confronti delle giovani avrebbe scatenato una discussione con tre giovani stranieri, anche loro dell’Est, culminata in una vera e propria aggressione nei confronti del 34enne che era stato preso a calci e pugni. Dopo la violenza i tre erano subito fuggiti ma l’imprenditore, dopo le cure del caso, si era diretto alla caserma dei carabinieri per denunciare l’accaduto. A quel punto sono scattate le indagini.
Un importante contributo è arrivato dall’analisi dei filmati registrati dalle telecamere comunali, attraverso questi i militari della locale Stazione sono riusciti a individuare prima l’auto e poi la targa. Da lì, attraverso un lavoro meticoloso, sono riusciti a risalire all’identità dei tre presunti aggressori: si tratta di tre albanesi residenti da anni sul territorio: un 20enne e un 27enne già noti alle forze dell’ordine entrambi disoccupati e un 31enne operaio incensurato. Per loro è scattata la denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica di Macerata per il reato di lesioni personali. I carabinieri hanno anche chiesto e ottenuto dal questore di Macerata l’emissione del Dacur (divieto d’accesso alle aree urbane), il cosiddetto Daspo urbano, che in questo caso prevede l‘interdizione dai luoghi aperti al pubblico servizio per la durata di un anno.

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