Macerata

Matelica, inaugurata a Palazzo Ottoni la nuova sede del Municipio – FOTO

Dopo il terremoto del 2016, gli uffici comunali di Matelica tornano nella storica sede di Palazzo Ottoni in piazza Mattei, restaurato grazie ai lavori di ricostruzione. Il sindaco Denis Cingolani ha sottolineato l'importanza dell'evento come simbolo di rinascita per la città

Il taglio del nastro

MATELICA – Il Municipio torna a essere protagonista della vita cittadina. Dopo il terremoto del 2016 e il trasferimento temporaneo in via Spontini, gli uffici comunali sono finalmente rientrati nella storica sede di Palazzo Ottoni, in piazza Mattei, grazie ai lavori di ricostruzione che hanno riportato all’antico splendore l’edificio.

Questo ritorno segna una tappa importante per la comunità, contribuendo alla rivitalizzazione di uno dei punti nevralgici della città, piazza Mattei. Per celebrare l’occasione, nel pomeriggio di mercoledì 23 ottobre, si è tenuta una cerimonia alla presenza delle autorità locali e regionali, tra cui il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il commissario straordinario per la ricostruzione post sisma, il senatore Guido Castelli, e il vescovo monsignor Francesco Massara, che ha benedetto l’edificio prima del taglio del nastro, auspicando che «questo luogo torni a essere un salotto accogliente per tutta la comunità di Matelica».

La cerimonia è stata arricchita dalle note della banda cittadina, che ha eseguito l’inno di Mameli e quello della Città di Matelica, rendendo il momento solenne, ma anche emozionante per tutti i presenti, inclusi i cittadini e coloro che hanno contribuito ai lavori di riparazione. L’intervento ha interessato sia le strutture danneggiate dal sisma che quelle vulnerabili, migliorando il comportamento statico e sismico del palazzo. Successivamente, gli uffici comunali sono stati riorganizzati e riportati nella loro sede originaria.
Particolare attenzione è stata riservata al valore storico e architettonico di Palazzo Ottoni. Come ha raccontato il giornalista e storico locale Matteo Parrini, il palazzo è testimone di una storia secolare. Costruito nel 1472 su commissione di Alessandro e Ranuccio Ottoni, l’edificio ha subito numerosi interventi a seguito dei terremoti del XVIII secolo, ma mantiene ancora parte della sua struttura originaria, come l’ala destra e la suggestiva Loggetta aerea.

L’intervento del sindaco Denis Cingolani

Durante il suo discorso, il sindaco Denis Cingolani ha sottolineato l’importanza della riapertura, definendola un simbolo di rinascita e speranza per la comunità. “«Non è solo una semplice inaugurazione – ha affermato – ma un nuovo inizio per Matelica. Continueremo a lavorare qui per il bene della nostra città, ascoltando le esigenze dei cittadini e promuovendo lo sviluppo locale». Ha poi espresso gratitudine verso tutti coloro che hanno contribuito alla ricostruzione, citando il suo predecessore Massimo Baldini e il commissario Castelli, il presidente Acquaroli, le maestranze e i tecnici comunali, ringraziando anche i dipendenti che hanno affrontato ben due traslochi.
L’ingegnere Roberto Ronci, responsabile dell’ufficio tecnico comunale, ha fornito ulteriori dettagli sui lavori, rivelando che il progetto ha comportato una spesa di 1 milione e 265mila euro e che, fortunatamente, i danni provocati dal sisma sono stati limitati grazie a precedenti interventi realizzati dopo il terremoto del 1997. Anche il commissario Castelli ha espresso soddisfazione per il risultato, ribadendo l’importanza del lavoro di squadra nella ricostruzione.

Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha infine evidenziato quanto sia importante restituire vita ai centri storici delle città marchigiane. «La riapertura di Palazzo Ottoni è un segno di resilienza e determinazione. Il futuro della nostra regione passa attraverso la ricostruzione, sia materiale che immateriale, e Matelica ne è un esempio concreto. Teniamo moltissimo al nostro entroterra, il futuro della nostra regione passa attraverso una ricostruzione completa, anche immateriale. La Pedemontana è un esempio di tutto ciò: un progetto fondamentale che collegherà le Marche interne da nord a sud. Noi crediamo nei borghi e ci stiamo puntando molto, dalla ricostruzione, alla cultura e all’enogastronomia. Questa strategia ha bisogno di diversi elementi dimostrati qui a Matelica: la resilienza, il coraggio e la determinazione».
Al termine della cerimonia i partecipanti hanno visitato la Domus Romana e i nuovi uffici comunali, concludendo la giornata con un rinfresco offerto alla cittadinanza e alle autorità.