Macerata

«Mettete a rischio la salute di chi vi permette di avere un telefono da mille euro»: lo sfogo del sindaco di Esanatoglia

Il primo cittadino non ha usato giri di parole nel richiamare alla responsabilità i giovani del paese, protagonisti di comportamenti poco rispettosi delle norme anti-contagio nella prima domenica di zona gialla

Il sindaco di Esanatoglia Luigi Nazzareno Bartocci

ESANATOGLIA – Il primo giorno di zona gialla per la nostra regione ha dato libero sfogo a comportamenti poco rispettosi ed è quanto si è verificato a Esanatoglia, come denunciato dal sindaco Luigi Nazzareno Bartocci, che non ha usato giri di parole per richiamare i giovani a un giusto rispetto delle norme anti-contagio.

«Oggi (ieri 6 dicembre, ndr.) non dovevo fare un video ma sono costretto dagli eventi – ha esordito il primo cittadino postando il lungo sfogo sulla sua pagina social -. Succede infatti che in una tranquilla domenica qualcuno mi chiama e chiama il vice sindaco per dei problemi e succede che dobbiamo metterci a fare casino in mezzo al paese per mandare via gruppi di persone che, per la verità, non stavano nemmeno consumando. Gente che stava davanti alle porte dei bar rischiando, se fosse passato qualcun altro invece del sindaco e del vice sindaco, di far chiudere anche le attività».

Un lungo sfogo quello del primo cittadino di Esanatoglia che non ha rinunciato al dialetto per rimarcare maggiormente il suo messaggio. «Ci siamo messi a urlare per far andare via le persone cosa che non mi piace affatto – continua Bartocci -. La domanda che mi faccio è una: “cosa c’è di così complicato da capire?”. Lo dico alla Z generation, quella tanto attenta e tanto attiva sui social: cosa c’è di difficile da capire?».

«Anche io sono stato ragazzo e anche io ho cercato di divertirmi perché anche a me piace lo jocà nonostante l’età ma in questo momento è più importante la salute, soprattutto quella delle persone anziane, quelle che vi finanziano, quelle che hanno creato questo paese, che hanno creato la ricchezza e che vi permettono di andare in giro con le macchine che sgommano e con i telefonini da mille euro. Ecco voi mettere a rischio queste generazioni, quelle che vi danno la paghetta e vi fanno il regalino» ha continuato il sindaco che poi ha parlato di numeri.

«Da febbraio a settembre abbiamo avuto 300mila contagi in Italia e da metà settembre a oggi siamo arrivati a un milione e 700mila contagi – ha osservato -. Sono 35mila i morti in otto mesi mentre da settembre a oggi siamo a 60mila. Gli ospedali sono quelli che devono sopportare la maggior parte di problemi e bloccare delle cure altrettanto importanti; sono fermi i reparti oncologici, quelli chirurgici, quelli di cardiologia. Ad aprile il picco era di 29mila ricoverati a settembre era sceso a 2mila mentre oggi siamo a 35mila. Cosa è che non capite di questi numeri?».

«Oggi (ieri, ndr.) era il primo giorno di uscita e vi dovete ammucchià – tuona Bartocci -. Poi siete anche sordi perché nemmeno state a distanza e pensare che nel nostro paese i bar hanno la fortuna di avere a disposizione tre piazze una più grossa dell’altra. Quindi prendete la consumazione e spostatevi più lontano così permettere a un altro cliente di fare la propria consumazione e ai titolari di lavorare senza rischiare di far prendere una multa; facendo così infatti fate danni alle attività».

«Altro messaggio è quello riferito all’apitti (l’Ape, ndr,) e compagnia bella; abbiamo tutti i numeri di targa quindi smettetela di fare gli idioti – prosegue il sindaco di Esanatoglia -. Cosa c’è di difficile nel capire che ora partiranno le feste, tutti ci sposteremo (io compreso) ma se lo facciamo in maniera attenta e con le mascherine – che non portate – forse evitiamo la terza ondata. Sento gente che si preoccupa di come fare il cenone di Capodanno, di trovarsi in casa per una pizzata in venti o di come fare l’aperitivo dopo la messa di Natale. Se sono queste le problematiche la terza ondata è certa e vi spiego come funzionerà. Riapriranno le scuole e ricomincerà la catena del contagio. Attaccherete il virus a vostro padre che va a lavorare, a vostra madre, a vostra nonna che vi ha dato cento euro; le darete un bacio e quella potrebbe essere la sua condanna a morte. Pensatelo questo. E queste problematiche si sommeranno all’influenza stagionale e gli ospedali saranno al tracollo; significa che non vi cureranno nemmeno più un’unghia incarnita né a voi né ai vostri cari. Cosa non avete capito con questi numeri?» ha concluso il primo cittadino di Esanatoglia.