APPIGNANO- Michele Barbatelli, 19 anni, di Appignano, è tra i 29 “Alfieri della Repubblica” per l’anno 2025, un riconoscimento importante, del Presidente Sergio Mattarella, a giovani che, nel 2024, si sono distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure hanno compiuto atti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà. Il ragazzo, studente all’Istituto Tecnico Economico Gentili di Macerata è stato premiato «per la continuità nell’impegno come volontario a favore del suo paese. Una testimonianza di resilienza delle comunità che popolano i borghi italiani».
Il Quirinale ha presentato il classe 2006 in questo modo «un ragazzo sensibile, che ha dimostrato una grande maturità in un periodo molto doloroso per la sua famiglia senza mai venire meno agli impegni scolastici e alla sua attività di volontariato presso la Pro Loco di Appignano. Michele infatti, è uno dei tanti giovani che si prodigano per mantenere vive le tradizioni del territorio in cui vivono, promuovendone la bellezza e la storia». Il suo esempio si inserisce in modo perfetto all’interno del tema che è stato scelto per l’edizione 2024 di questo riconoscimento “Nuove vie per la solidarietà”.
La candidatura per “Alfiere della Repubblica” è stata proposta dalle professoresse Maria Varcasia e Silvia Pasquali, Michele Barbatelli ha svelato: «Non sapevo assolutamente nulla che le due prof in accordo con la mia famiglia avevano mandato la candidatura. Mio babbo, mia zia ed il resto della famiglia, non mi hanno detto niente. L’idea è stata appunto delle mie prof Varcasia e Pasquali, le quali hanno visto un po’ che potevo rientrare all’interno dei parametri e hanno deciso di candidarmi».
Il 19enne ha provato una bellissima sensazione quando ha ricevuto questa splendida sorpresa: «Ovviamente quando sono venuto a conoscenza di tutto questo è stata un’emozione unica perché è stato tutto completamente inaspettato. Il primo pensiero – ha aggiunto commosso – appena mi è stato detto, è stato rivolto a mia mamma, perché sicuramente in questo momento sarà molto orgogliosa, sono stracontento di questo. Ho ricevuto la notizia di essere un “Alfiere della Repubblica” dalla preside. Un giorno – ha raccontato – , mentre facevo lezione, ha mandato i bidelli a chiamarmi in classe, dicendomi che mi voleva parlare. Io subito ho pensato a che cosa potevo aver combinato, quando ti chiama la preside di solito non è una cosa tranquilla, invece appena sono entrato ho visto subito un clima super disteso e ho capito che era una cosa positiva. Poi mi ha spiegato un po’ come funzionava, abbiamo dovuto mandare qualche e-mail, sistemando così le cose burocratiche. Eravamo tutti super contenti, io soprattutto per aver resi orgogliosi i miei familiari, i miei amici, la scuola, aver dato lustro al paese ed all’istituto che frequento, è una soddisfazione importante».
Barbatelli è molto attivo come volontario nel suo paese: «All’interno del Comune di Appignano sono molto legato alla Pro Loco, della quale ora diventerò socio onorario, mi è stato comunicato pochi giorni fa. Ovviamente aiuto ad organizzare tutti i vari eventi ed attività che la Pro Loco promuove. Il più importante è la Leguminaria. Penso che aiuto la Leguminaria da quando avevo 13-14 anni, l’anno scorso è stata un’esperienza unica perché mi hanno promosso capo cantina, quindi mi hanno dato maggiore responsabilità e fiducia. È andata bene».
Il giovane maceratese ci teneva particolarmente a ringraziare un ragazzo che va in classe con lui: «Come mia mamma ha una malattia degenerativa, mi permette di aiutarlo e di stargli vicino. Questo per me significa un po’ rivivere quello che vivevo con mamma, l’aiuto che tu dai verso una persona che ha bisogno è un sentimento, una soddisfazione che non si può spiegare, ti fa sentire bene, utile».
Michele Barbatelli nonostante la sua giovane età ha le idee molto chiare sul suo futuro: «Sicuramente andrò a fare l’università continuando nell’ambito economico in cui sto studiando ora. Adesso sono all’ultimo anno del corso di amministrazione finanza e marketing all’ITE Gentili. Penso che prenderò economia e commercio, economia e finanza oppure management, sempre inerente all’economia ecco. I primi tre anni vorrei restare ancora qui nella Regione Marche, a Macerata, Ancona o Urbino. Poi magari la specializzazione preferirei farla fuori regione. Sono legatissimo al paese in cui vivo – ha aggiunto -, soprattutto perché durante questo periodo abbastanza difficile, mi sono stati tutti accanto dal primo all’ultimo, sia la famiglia ovviamente ma anche tanti amici di famiglia, che non sono familiari di sangue ma è come se lo fossero. Ovviamente continuerò a dedicarmi e ad impegnarmi a tutte le questioni relative alla promozione del territorio».