MOGLIANO – Un 63enne è stato denunciato per aver provocato l’incendio che, il 14 luglio scorso, ha distrutto oltre cinque ettari di bosco in contrada Fanarda, a Mogliano. L’uomo è stato indentificato dai Carabinieri Forestali delle Stazioni di Macerata e Fiuminata, grazie a una serie di controlli che hanno previsto l’utilizzo di immagini satellitari e dell’applicazione del Metodo delle evidenze fisiche.
Il Metodo delle evidenze fisiche è una tecnica di investigazione di polizia scientifica che consente di individuare il punto da dove ha avuto origine il fuoco, la causa e il mezzo che ha provocato l’evento. L’applicazione del metodo prevede diverse fasi di indagine con dettagliate ricerche in sito per l’individuazione e lo studio delle tracce e dei segni che la propagazione del fuoco lascia sulla vegetazione e sul terreno.
Secondo quanto è stato ricostruito, l‘uomo stava bruciando alcuni residui vegetali nella corte della propria abitazione, ma le alte temperature e il vento hanno favorito l’espandersi delle fiamme che si sono propagate al limitrofo campo di stoppie e da lì al bosco e alle proprietà vicine. Un comportamento negligente che è costato al 63enne la denuncia.
In considerazione del perdurare delle particolari condizioni meteoclimatiche (prolungata siccità, temperature elevate, ventosità) che favoriscono lo sviluppo delle fiamme e visto il periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi, i Carabinieri forestali, oltre richiamare il rispetto dei divieti imposti dalle norme di accensione dei fuochi, sottolineano come la massima attenzione debba essere prestata nell’evitare tutte le attività che possono provocare scintille e liberare fiamme libere in aree rurali o prossime alle formazioni boschive.