MOGLIANO – Era il 14 luglio del 2021 quando al 115 arrivò la segnalazione di un incendio che stava interessando un campo in contrada Fonte Fanarda a Mogliano. Sul posto intervennero tre squadre dei vigili del fuoco di Macerata che dopo ore di lavoro riuscirono a domare le fiamme e a mettere in sicurezza la zona. Alla fine dell’intervento si appurò che a bruciare erano stati circa 8.600 metri quadrati di area boschiva. Per risalire alla causa del rogo i carabinieri Forestali avviarono mirate indagini che portarono ad un’abitazione vicina alla zona andata in fiamme.
In base agli accertamenti eseguiti dagli inquirenti venne fuori che il rogo partì dalla corte dell’abitazione dove il proprietario (questa era stata l’ipotesi investigativa) aveva acceso un fuoco per bruciare residui di sterpaglie per poi allontanarsi. Dalla corte poi le fiamme si propagarono all’esterno interessando l’area circostante. Per l’uomo, un 64enne, si aprì un procedimento penale per incendio boschivo e ieri 7 dicembrein Tribunale a Macerata si è celebrata l’udienza preliminare a suo carico davanti al gup Domenico Potetti e al pubblico ministero Rita Barbieri. L’imputato, tramite il proprio legale, l’avvocato Paolo Carnevali ha chiesto di accedere a un rito alternativo e ha patteggiato la pena, concordando con il pm un mese e 24 giorni di reclusione con la sospensione condizionale.