Macerata

«Molestò due giovani ai Giardini Diaz di Macerata», 75enne prosciolto dalle accuse

Lo psichiatra ha rilevato l'irreversibile incapacità a partecipare coscientemente al processo. I fatti risalgono all'estate e all'autunno del 2019. L'anziano era accusato di tentata violenza sessuale e molestie

Il tribunale di Macerata

MACERATA – Molestie a due giovani ai Giardini Diaz, 75enne prosciolto dalle accuse, per lo psichiatra non è capace di partecipare al processo. La sentenza è stata emessa questa mattina 5 luglio dal giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Macerata Claudio Bonifazi all’esito delle risultanze della perizia eseguita dallo psichiatra Gianni Giuli sull’imputato.

Le accuse mosse dal pubblico ministero Rosanna Buccini (titolare del fascicolo) all’anziano erano tentata violenza sessuale e molestie. I fatti risalgono all’estate e all’autunno del 2019 quando l’anziano aveva avvicinato una giovane straniera che era alla fermata dell’autobus e, dopo averle fatto i complimenti per la sua bellezza, le aveva infilato una mano nella scollatura riuscendo a toccarle il seno prima che lei scappasse. Il secondo caso, quello relativo alle molestie, invece, era avvenuto all’interno di un autobus dove l’anziano aveva notato e incontrato più volte una giovanissima che aveva guardato con insistenza per poi mandarle dei baci con la bocca. Denunciato dalle ragazze l’anziano era stato individuato dagli inquirenti quale autore delle molestie.

Il procedimento a suo carico finì all’attenzione del gup, ma i legali, gli avvocati Olindo Dionisi e Fabrizio Giustozzi, chiesero una perizia ritenendo che l’anziano fosse affetto da vizio totale di mente e dunque non imputabile. Il giudice accolse la richiesta della difesa affidando allo psichiatra Gianni Giuli l’incarico per stabilire se l’imputato fosse o meno capace di intendere e di volere al momento del fatto e se fosse capace di stare a processo. Per l’udienza di oggi lo psichiatra ha depositato un supplemento di perizia in cui ha evidenziato lo stato di incapacità di partecipare coscientemente a processo è irreversibile per cui il gup ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere.