Macerata

Monte San Giusto, test per gli alunni che devono rientrare a scuola: paga il Comune

Alcuni giorni fa a prendere la stessa decisione era stato il sindaco di Montelupone Rolando Pecora dopo che era stata diramata la nuova circolare dell'ufficio scolastico regionale

MONTE SAN GIUSTO – La nuova normativa diramata qualche giorno fa dall’Ufficio scolastico regionale prevede che un bambino o un ragazzo sottoposto a quarantena in quanto venuto in contatto con un soggetto positivo, se trascorsi i 14 giorni di isolamento non presenta dei sintomi può rientrare a scuola senza aver fatto il tampone.

LEGGI ANCHE: Montelupone, il Comune paga i tamponi per studenti e personale che devono rientrare a scuola dopo la quarantena

Il Comune di Montelupone, con il sindaco Rolando Pecora, non aveva affatto accolto con entusiasmo la delibera regionale e aveva deciso di acquistare i test rapidi per il rientro in classe in sicurezza dei ragazzi. Anche il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili ha deciso di fare lo stesso per i plessi dell’istituto comprensivo “Lorenzo Lotto”.

Il “Progetto Tamponi” offrirà quindi in modo gratuito un test rapido ai bambini che devono rientrare a scuola dopo aver trascorso la quarantena domiciliare perché contatto di un soggetto positivo. «Riteniamo questo un investimento necessario per elevare maggiormente il livello di sicurezza all’interno dell’istituto e nell’ambiente famigliare – ha detto il sindaco Gentili -. Il Comune di Monte San Giusto quindi, anche al fine di sostenere, nei limiti delle proprie possibilità, il corretto e proficuo svolgersi delle attività didattiche, con il “Progetto Tamponi” intende mettere a disposizione risorse per contribuire ad alleviare il costo che le famiglie eventualmente interessate dovrebbero affrontare per effettuare tamponi ai ragazzi e alle ragazze sottoposti a quarantena e rimasti asintomatici prima del loro rientro a scuola».

Le famiglie dei bambini che vogliono usufruire del servizio possono contattare in modo autonomo il Laboratorio Co.Ri.B di Monte San Giusto che ha dato la propria disponibilità. Rimangono valide le normative Asur che specificano che coloro che “vivono o entrano in contatto con soggetti fragili, affetti da malattie croniche e/o affetti da malattie a rischio di complicanze” possono rivolgersi al pediatra per verificare la necessità di effettuare il test diagnostico ed eventualmente fare richiesta del tampone. «Con questo progetto vogliamo fornire la fattiva collaborazione escludendo ogni dubbio circa la possibilità, pur se remota, di reinserire a scuola bambini asintomatici per la sicurezza dell’ambiente scolastico ma anche domestico».

Il Comune ha messo a disposizione 5mila euro per il progetto e sulla base di eventuali nuove esigenze l’Ente deciderà se incrementare i fondi.