Macerata

Montecassiano, affondo del sindaco Catena contro la Regione: «Gestione disastrosa della pandemia»

Il coordinatore regionale di Base Riformista critica l'organizzazione sanitaria delle Marche: «La salute deve tornare a essere un bene comune»

Leonardo Catena

MONTECASSIANO – «La giunta regionale a guida Acquaroli non ha saputo riorganizzare la sanità pubblica marchigiana e finisce per delegare alla sanità privata che, anziché integrarsi, si sostituisce a quella pubblica. La salute deve tornare a essere un bene comune che garantisca l’accessibilità ai servizi sanitari come diritto fondamentale di ogni persona».

Leonardo Catena, coordinatore regionale di Base riformista e sindaco di Montecassiano, critica la gestione sanitaria seguita dalla giunta Acquaroli che in questi mesi, invece che pensare a una vera «riorganizzazione» si sarebbe concentrata a seguire strade, ampiamente criticate quando Fratelli d’Italia era all’opposizione: a partire dalla creazione del Covid center a Civitanova e dalla riconversione dell’ospedale di Camerino.

«La sanità marchigiana, in particolare quella maceratese, sta attraversando giorni particolarmente difficili. Lo sanno bene gli operatori sanitari e i familiari delle persone che hanno contratto il Covid in forma aggressiva e di coloro che devono affrontare altri interventi non prorogabili senza compromettere lo stato di salute – precisa Catena -. Senza voler polemizzare in un momento molto difficile, c’è comunque da chiedersi come siamo arrivati a questa situazione. A giugno dello scorso anno esponenti locali, regionali e nazionali di Fratelli d’Italia misero in scena un penoso flash mob, con striscioni e manifesti, contro il Covid Center di Civitanova, che definirono “un fallimento annunciato”. Lo stesso Acquaroli dichiarò che “non si può più pensare a concentrare i pazienti al Covid Hospital di Civitanova per ripulire gli altri ospedali”, prima di contestare anche la riconversione dell’ospedale di Camerino in ospedale Covid perché sarebbe venuto a mancare un presidio nell’entroterra».

Catena punta, quindi, il dito contro il presidente Acquaroli accusandolo di poca coerenza. «Il problema è che tutte le cose che il presidente Acquaroli contestava con il suo partito quando era all’opposizione – conclude – ora, invece in maniera del tutto incoerente, non solo le ripropone ma cerca di giustificarle anche alla luce della disastrosa gestione di questi ultimi mesi che pesano gravemente sul sistema sanitario regionale. Oggi l’ospedale di Camerino è stato di fatto di nuovo convertito per ospitare pazienti Covid, venendo meno ai suoi impegni evidentemente buoni solo per la campagna elettorale, così come all’ospedale di Civitanova, un presìdio a cui fa riferimento un ampio bacino di popolazione, sono stati sospesi gli interventi ad esclusione di quelli urgenti. Lo screening di massa dei mesi scorsi si è rivelato fallimentare, con uno spreco di risorse e di tempo per lavorare al potenziamento del sistema sanitario».