MONTECASSIANO – «Ci piacerebbe essere una realtà dinamica e versatile capace di parlare a tutti evitando “circonvoluzioni dialettiche” ma preoccupandoci di rendere l’arte e la cultura accessibile sia agli adulti sia ai bambini». Così si presentano Michele Gentili, Alisia Cruciani, Paolo Chiacchiera e Giulia Pettinari, un gruppo di amici che nel 2014 ha dato vita a McZee, un’associazione culturale riconosciuta formalmente nel 2017 e che, da ottobre scorso, ha trovato finalmente “casa” a Montecassiano dove è stata aperta “Piazza McZee”.
«Prima di aprire Piazza McZee, i nostri progetti erano orientati a luoghi specifici – racconta Gentili -. Il nostro debutto, per esempio, è stato nel 2017 a Macerata con la mostra “Anomalie” sulle storie degli internati al manicomio di Santa Croce, poi nel 2019, con la Croce Rossa, abbiamo curato il progetto “Passaggi” a Palazzo Ricci. Per l’arrivo a Montecassiano, invece, abbiamo pensato alla mostra “I fatti nostri” che era un po’ un modo per raccontarci e per dire chi siamo».
I ragazzi di McZee hanno scelto come logo dell’associazione una mascotte dagli occhi storti che rappresenta la loro idea di adottare un punto di vista non frontale, non statico, «ma laterale e dinamico che volga lo sguardo agli artisti storicizzati come alla creatività emergente, all’arte nei musei come a quella che nasce ai bordi delle strade».
I progetti
E la fantasia è già in moto per tante altre iniziative. A destare sicuramente curiosità sarà “Cose preziose”, un progetto ispirato all’omonimo romanzo di Stephen King e incentrato sulla ricerca e l’appagamento dei desideri della comunità che verrà svelato nei prossimi mesi. «Quando qualche mese fa abbiamo iniziato i lavori per Piazza McZee, i nostri concittadini, incuriositi dalla ritrovata vita in un locale a lungo disabitato, hanno reagito in maniera simile a quella raccontata da King nel suo romanzo – aggiunge Gentili -. Facce incuriosite e un po’ perplesse si scorgevano tra i vetri. Montecassiano come Castel Rock, insomma, e su questa similitudine abbiamo deciso di dare origine ad un nuovo progetto, incentrato sulla ricerca e l’appagamento dei desideri della comunità. Il nostro progetto sarà sicuramente meno horror di quello di King, ma anche noi cercheremo di appagare i desideri della comunità».
Altro progetto riguarda la realizzazione di un erbario con le erbe che crescono lungo le mura di Montecassiano. «Inoltre stiamo lavorando a una residenza per fotografi e a un’altra sulla narrazione per immagini – conclude Gentili -. In primavera, infine, presenteremo il progetto del fotografo Marco Biancucci che si sta occupando della Resistenza nelle Marche. Sicuramente presenteremo il suo libro e vorremmo anche organizzare una mostra con l’Anpi».