MONTECASSIANO – Una notte si era alzata dalla panchina, era rientrata in casa, aveva preso una doppietta ed era riscesa puntando l’arma contro gli avventori di un bar e facendoli scappare a destra e a manca. Oggi un’ex maestra di 47 anni di Montecassiano ha patteggiato 10 mesi, pena sospesa e il pagamento di una multa di 1.800 euro. Per la madre, una pensionata di 79 anni, il processo si aprirà a ottobre del 2023. Il fatto avvenne la notte del 3 settembre del 2021.
Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri chiamati sul momento dagli stessi avventori del bar, tutto sarebbe iniziato poco prima della mezzanotte. C’era una donna seduta su una panchina, da sola, che a un certo punto era stata richiamata in casa dalla madre e lei, borbottando, era rientrata. Ma solo per pochi minuti.
Subito dopo infatti era scesa in strada imbracciando una doppietta a cani esterni ad avancarica, si era messa davanti al bar e puntando il fucile contro le persone sedute ai tavoli esterni aveva premuto il grilletto. Lo aveva fatto una 15ina di volte provocando il rumore tipico di “abbattimento del cane” e, contestualmente, il fuggi fuggi generale. Sul momento infatti chi era lì, vista l’arma puntata contro, non era stato tanto a disquisire sul fatto che al rumore avrebbe dovuto corrispondere anche un colpo esploso, il rumore c’era, la paura pure e l’esterno del bar, in un lampo, si era fatto deserto.
Intervennero i carabinieri che raggiunta la casa della donna sentirono sia la mamma che la sorella. La prima disse che quel fucile in realtà non avrebbe mai sparato, perché scarico e perché era un’arma storica d’antiquariato passata di generazione in generazione: il bisnonno lo diede al nonno che lo donò al padre che lo lasciò alla figlia, ovvero alla mamma dell’ex maestra che a sua volta lo aveva appeso al muro per la cinghia sopra a un porta abiti in legno. Accusate mamma e figlia di detenzione illegale dell’arma e la figlia anche di minacce, quest’ultima oggi tramite l’avvocato Sandro Pugliese ha patteggiato con il pm Stefania Ciccioli la pena di 10 mesi, ottenendo la sospensione condizionale, e il pagamento di 1.800 euro di multa. La madre invece, una pensionata di 79 anni, non ha richiesto riti alternativi ed è stata rinviata a giudizio dal gup Claudio Bonifazi. Il processo a suo carico si aprirà il 17 ottobre del 2023.